Alcune specie interessanti del Genere Mycena Mycena seynii, Mycena epipterygia var. viscosa, Mycena haematopus, Mycena pelianthina, Mycena pura, Mycena rosea, Mycena polygramma, Mycena pseudocorticola, Mycena renati.
Funghi molto piccoli o di modeste dimensioni, fragili, cappello conico o campanulato, striato per trasparenza. Gambo lungo, esile e delicato. Lamelle da sublibere ad adnate. Odore non mai insolito.
Cappello: 20-40 mm, conico, poi campanulato-convesso, liscio, striato per trasparenza, color bruno-lilacino, rosa-vinoso o rosa bruniccio con bordo più chiaro e disco con sfumature bruno-grigie, margine concolore o più chiaro.
Lamelle: uncinato-adnate, venoso congiunte, larghe, ventricose, bianche soffuse di rosa chiaro o lilacine, con taglio più scuro fin dall'inizio, bruno porporino.
Gambo: 1,5-4 x 30-90 mm, tubuloso, sottile, fragile, concolore al cappello in alto, bruno lilacino pellucido in basso. Base con evidente peluria bianca.
Carne: sottile, grigio-rosa o brunastra sotto la cuticola, odore debole, sapore non gradevole, leggermente rafanoide.
Commestibilità: non commestibile.
Habitat: cresce in autunno, isolato o gregario, su strobili di pino, occasionalmente su tronchi in decomposizione, in areale mediterraneo.
Microscopia: Spore ellittiche, ialine, lisce, amiloidi, con contenuto granulare e grossa guttula, molto grandi 10-15 x 6-8 µm. Basidi tetrasporici, clavati con debole restringimento centrale. Cheilocistidi di forma variabile, da clavati a subfusiformi, con escrescenze o protuberanze.
Note:Mycena seynii è specie frequente nelle pinete umide, si distingue per la crescita su strobili di Pino, il cappello campanulato di colore bruno-lilacino o vinoso e per il colore del filo lamellare bruno-porpora.
Mycena seynesiella è simile, cresce su tronchi in decomposizione di Cedrus ed Abies, ha spore di dimensioni più piccole, 6 x 9 µm.
Mycena strobilicola possiede cappello emisferico grigio-bruno scuro, forte odore di cloro e crescita primaverile su strobili di Abete rosso.
Cappello: 1-3 cm, da ovoideo a campanulato, poi espanso, con umbone evidente, debolmente solcato, striato per trasparenza fino all'umbone, igrofano, coperto da una pellicola glutinosa asportabile, di colore grigio-bruno, con bordo biancastro, tende con l'età a chiazzarsi di bruno ruggine ad iniziare dall'umbone.
Lamelle: adnate, arcuate, piuttosto fitte, bianche, poi ingrigenti a chiazze, con filo che permane bianco.
Gambo: 0,1-0,2 x 5-8 cm, cilindrico, flessuoso, fistoloso, fragile, viscido, di colore giallo pallido o giallo limone con apice bianco pellucido, con l'età arrossante al piede.
Carne: biancastra, tendente ad arrossare con l'età, odore rancido pronunciato.
Commestibilità: non commestibile.
Habitat: cresce in autunno, gregaria o in gruppi, alla base di tronchi morti di conifere.
Microscopia: Spore bianche in massa, ellissoidi, lisce, con misure molto variabili, 6-9 x 8-12 µm. Basidi tetrasporici claviformi; Cheilocistidi irregolarmente clavati e ricoperti da escrescenze ramificate; giunti a fibbia presenti. Ife trama lamellare larghe 15-30 µm.
Cheilocistidi
Ife trama lamellare
Note:Mycena epipterygia si distingue per il cappello da bianco-giallastro a grigio-bruno, ricoperto da una pellicola glutinosa asportabile, il gambo, viscido, interamente giallo oppure bianco in alto e bruno in basso. E' specie variabile e per questo esistono 14 varietà diverse. Di queste la var. viscosa si distingue dalle altre varietà per il cappello di colore grigio-bruno senza tonalità gialle o verdi, le lamelle bianco-grigie che tendono a chiazzarsi di ruggine, il gambo giallo ma bianco pellucido in alto, per la carne che tende ad arrossare con l'età e per l'odore rancido pronunciato.
Cappello: 1-3 cm, emisferico, campanulato o conico, con umbone spesso presente, bordo sottile, striato per trasparenza fino a metà raggio, colore da bianco rosato, a bruno rosato, rosso vinoso, con centro più scuro e margine chiaro o viceversa influenzato dalla notevole igrofanoidà.
Lamelle: adnate o decorrenti per un dentino, strette, con lamellule, bianche o leggermente rosate, con filo sterile, bianco, arrossante allo strofinio o per cause naturali.
Gambo: 0,1-0,3 x 4-10 cm, cilindrico, spesso arcuato, fistoloso, rosso vinoso, ricoperto da una pruina bianca inizialmente molto densa, base con peluria bianca o brunastra, fragile, alla frattura emette copioso latice color sangue.
Carne: sottile, inconsistente, bianca, secernente un liquido color sangue alla frattura, piuttosto acre.
Habitat: cresce in gruppi o cespi ± numerosi, in autunno, su tronchi o rami di latifoglie in disfacimento, più raramente di conifere. Rinvenuta su quercus suber e quercus pubescens (Nebrodi e Peloritani (ME).
Commestibilità: non commestibile.
Microscopia: Spore ellissoidi, lisce, amiloidi, con contenuto opaco, misure rilevate:
(7.3) 7.7 - 8.8 (9.4) x (5.2) 5.3 - 5.9 (6.3) µm; Q = (1.3) 1.4 - 1.58 (1.6); Me = 8.3 x 5.7 µm ; Qe = 1,5.
Cheilocistidi fusiformi, lageniformi, con prolungamento apicale arrotondato, lisci, con contenuto rossatro. Caulocistidi diverticolati.
Basidi claviformi, tetrasporici, 7-11 x 30-40 µm. Giunti a fibbia presenti in tutte le parti.
Note: Mycena haematopussi riconosce per il cappello sottile, ± campanulato, le colorazioni bruno vinose, la crescita lignicola in gruppi, il latice rosso sangue che secerne alla frattura.
Mycena sanguinolenta emette latice di colore simile alla frattura, si distingue per la crescita ad esemplari singoli, non lignicoli ma terricoli su frustoli e foglie in decomposizione, con preferenza per conifere, le dimensioni inferiori con cappello fino a 1,5 cm, completamente striato fino all'umbone, il gambo filiforme fino a 1,5 mm di diametro, le lamelle con filo bruno rossastro. Possiede cistidi con prolungamento apicale appuntito. Caulocistidi diverticolati o anche lisci.
Cappello: 2-6 cm, convesso, poi appianato, con margine striato, igrofano, diafano ad umido, di colore grigio-violetto o grigio rosato, bianco con tonalità rosa violacee a secco, col disco più colorato.
Lamelle: adnate o arcuate-annesse, distanti, reticolate-connesse, color crema vinoso, grigio-viola, con punteggiature bruno porpora, con filo denticolato, bruno porpora scuro, a maturità nerastre.
Gambo: 0,3-0,5 x 4-7 cm, cilindrico con base allargata, fistoloso, liscio, biancastro, con fibrille bruno porpora, fragile.
Carne: bianca, odore raranoide.
Habitat: cresce dall'estate all'autunno in boschi di latifoglie o aghifoglie, con preferenza per Faggi, Querce ed Abeti.
Microscopia: Spore oblunghe, amiloidi, 3-4 x 5,5-7,5 µm. Basidi tetrasporici, claviformi. Cheilocistidi lisci, fusiformi o lageniformi con apice arrotondato e contenuto bruno porpora.
Commestibilità: non commestibile.
Note:Mycena pelianthinasi distingue per il cappello grigio violaceo, decolorato col secco, il filo lamellare denticolato, più scuro delle facce, la crescita presso latifoglie, con preferenza per Faggio e Quercia, ed anche in boschi misti.
Appartiene alla Sez. Calodontes, che comprende specie di medie dimensioni con cappello igrofano dai colori violacei, rosati o gialli, divisa in due Sottosezioni in base al filo lamellare. Col filo lamellare concolore abbiamo la Sottosez. Purae alla quale appartiene Mycena Pura e Mycena rosea (vedi sotto), mentre M. pelianthina appartiene alla Sottosez. Marginate che comprende specie amiloidi, con filo lamellare bruno porpora e cheilocistidi con contenuto colorato di bruno porpora che punteggiano le facce delle lamelle.
Alla stessa Sottosez. appartiene Mycena lammiensis con piede ricoperto da fibrille giallastre, e dai colori pileici violacei più carichi, lilla sporco, simili a quelli di Mycena pura ma con filo lamellare colorato di bruno-viola.
Cappello: 2-6 cm, inizialmente conico campanulato, poi piano-convesso, con umbone ottuso ± sviluppato, igrofano, liscio, striato per trasparenza al margine, di colore molto variabile: bianco, grigio, rosato, viola, bluastro, spesso più scuro al centro.
Lamelle: adnate o decorrenti per un dentino, ± fitte, ventricose, unite da venature, con numerose lamellule, bianco grigiastre, soffuse di violetto chiaro, con il filo concolore.
Gambo: 4-8 x 0,3-0,8 cm, cilindrico o clavato, assottigliato in alto ed allargato alla base, cavo, fragile, liscio, lucido, alle volte pruinoso in alto, di colore variabile: bianco, grigio traslucido, rosa, violaceo, con base ricoperta da fine peluria bianca.
Carne: bianco grigiastra, acquosa, con sapore leggermente farinoso ed odore rafanoide.
Habitat: cresce in autunno fra il fogliame umido in decomposizione, sia di latifoglie che di conifere.
Microscopia: Spore oblunghe, con guttula centrale, amiloidi, 7-9 × 3,5-5 µm. Basidi tetrasporici, claviformi, 25-30 x 6-8 µm. Cheilocistidi fusiformi con base peduncolata, privi di contenuto colorato.
Note: Mycena pura si distingue per le colorazioni del cappello grigio-rosa, grigio-violaceo, grigio-isabellino, il gambo ingrossato alla base e dello stesso colore del cappello o più chiaro, le lamelle bianche soffuse di violetto e con filo concolore.
Appartiene alla Sottosez. Purae che comprende specie con filo lamellare concolore e cheilocistidi privi di contenuto colorato.
Alla stessa Sottosez. appartiene Mycena rosea, dalle colorazioni completamente rosa, e Mycena diosma, molto simile, che però non possiede odore rafanoide, ha toni bruno-violacei, lamelle ben colorate, salvo il filo bianco, spore leggermente più piccole.
Mycena lammiensis dai colori simili possiede facce delle lamelle punteggiate di viola e filo lamellare bruno violaceo. Appartiene alla Sottosez. Marginate come Mycena pelianthina che si distingue per le lamelle con filo denticolato, colorato di bruno violaceo e cappello più chiaro, biancastro.
Per la variabilità delle colorazioni vengono indicate diverse forme:
- Mycena pura fo. alba dalle colorazioni biancastre, bianco pellucido;
- Mycena pura fo. lutea con cappello giallastro o biancastro con centro giallo e gambo violaceo;
- Mycena pura fo. luteorosea con cappello giallo circondato da un'aureola rosata, spore larghe 3-4 µm, esclusiva della zona alpina;
- Mycena pura fo. ianthina con cappello blu violaceo, grigio-viola-bluastro, lamelle leggermente più chiare, gambo viola con tonalità rossastre, rosso-grigio-violaceo.
Mycena pura fo. ianthina
- Mycena pura fo. violacea con cappello viola e centro concolore o giallastro, lamelle violacee, gambo viola, viola-bluastro.
- Mycena pura fo. roseoviolacea con cappello rosa soffuso di grigio violaceo, rosa-viola, a volte soffusa di rosso al centro, gambo concolore e lamelle debolmente rosa-violaceo.
Cappello: 3-6 cm, inizialmente campanulato, poi piano convesso, con largo umbone acuto, solcato fino a metà raggio e con margine sottile, striato per trasparenza; superficie igrofana, liscia, leggermente untuosa, lucida, di colore rosa ± intenso, col centro che si decolora al bianco con l'età od ocra in vecchiaia.
Lamelle: adnate o smarginate, con lamellule, mediamente fitte, panciute, unite da venature, bianche con riflessi rosati, rosa pallido, filo sterile, bianco.
Gambo: 5-11 x 0,4-1 cm, clavato, assottigliato in alto ed allargato alla base, cavo, alle volte compresso, fragile, liscio, lucido, leggermente pruinoso in alto, di colore bianco pellucido, bianco soffuso di rosa, rosa chiaro, rosa concolore e con base ricoperta da fitta peluria bianca.
Microscopia: Spore da ellissoidali a oblunghe, amiloidi, 7-9 × 3,5-5 µm. Basidi tetrasporici, claviformi, 25-35 x 6-8 µm. Cheilocistidi fusiformi con base peduncolata, Giunti a fibbia presenti in tutte le parti.
Note: Mycena roseasi distingue per il bel colore rosa di cappello e gambo, la forma campanulata, la lucentezza, le dimensioni robuste per una Mycena.
Può presentarsi anche completamente bianca in Mycena rosea fo. candidaRobich.
Microscopicamente non differisce da Mycena pura, che può presentarsi anche con colorazioni rosee, in tal caso le due specie possono essere confuse. Le dimensioni maggiori di M. rosea aiutano nella distinzione, come il gambo quasi sempre clavato ed il cappello più campanulato.
Cappello: 1,5-5 cm di diametro, inizialmente conico o campanulato, poi irregolarmente convesso, con evidente umbone prominente, traslucido, striato per trasparenza, solcato, pruinoso, lubrificato quando è bagnato, grigio, grigio-marrone, marrone, più scuro al centro, chiaro verso il margine.
Lamelle: adnate, leggermente ventricose, un po' rugose, unite da venature con l'età, bianche, tendenti al rosa e infine al grigio, con l'età spesso macchiate di rosso rugginoso, orlo concolore.
Gambo: 5-14 cm x 1,5-6 mm, cavo, cartilagineo, cilindrico per la maggior parte, un po' allargato verso la base, grossolanamente scanalato per quasi tutta la lunghezza, fioccoso o con peluria alla base, grigio argenteo, grigio ardesia o grigio brunastro, alle volte bruno vinoso, tortile, con lunga radice profondamente infissa.
Carne: esigua, bianca, sapore dolciastro, odore fungino o appena rafanoide.
Habitat: cresce per tutto l'autunno, gregaria, alla base di tronchi o su residui legnosi interrati, anche profondamente infissa.
Commestibilità: non commestibile, senza valore.
Microscopia: Spore lisce, largamente ellissoidali, amiloidi, con contenuto granuloso, spesso con grossa guttula, misure indicate in bibliografia: 8-11 x 6-7,5 µm. Basidi tetrasporici, clavati, 30-40 x 8-10 µm, con sterigmi lunghi fino a 7 µm. Cheilocistidi claviformi o ventricosi, ad apice arrotondato.
Note: Mycena polygramma si distingue facilmente, macroscopicamente, per il gambo striato per quasi tutta la lunghezza (dal quale prende il nome), comunque non sempre facilmente rilevabile (lente), inoltre, per il cappello grigio, lungamente campanulato e l'habitat lignicolo, anche se spesso rilevabile solo alla raccolta. Le dimensioni sono molto variabili e alle volte si presenta robusta e alta fino a 20 cm.
Cappello: 2-9 mm, campanulato, poi emisferico, infine espanso, di colore grigio violaceo, grigio bluastro, ricoperto da pruina bianca, più chiara col secco, con margine bianco, lungamente solcato o striato per trasparenza.
Lamelle: adnate o decorrenti per un dentino, rade, ventricose, grigio-bluastre con filo biancastro.
Gambo: 0,5 x 10 mm mediamente, flessuoso, da pruinoso a glabro, lucido, blu o grigio opalescente, con feltro miceliare bianco alla base.
Carne: esigua, odore nullo.
Habitat: cresce in numerosi gruppi, in autunno, tra il muschio di cortecce di latifoglie vive.
Microscopia: Spore da globose a subglobose, amiloidi, 7-10 x 7-8 µm oppure 8-12 x 9-11 µm, basidi prevalentemente bisporici, Cheilocistidi clavati, ricoperti da escrescenze flessuose.
Commestibilità: non commestibile, inconsistente.
Note: Mycena pseudocorticola si distingue per le minuscole dimensioni che la rendono visibile solo ad un occhio attento. Misura infatti pochi millimetri, ha una colorazione blu-violacea, spore subsferiche e cresce tra il muschio che ricopre le cortecce delle latifoglie.
Mycena melliigena ha dimensioni simili, portamento poco più slanciato, colori ocra-bruni anche pallidiscenti, bruno carnicino, bruno-violaceo, mai blu.
Mycena supina non possiede colori violacei o blu, ha spore leggermente più piccole ed i cheilocistidi possiedono escrescenze basse.
Mycena adscendens, simile, ha colori bianco grigiastri, spore ellissoidali, cheilocistidi con escrescenze oppure lageniformi con uno o due prulungamenti apicali.
Note: Mycena renati si riconosce per la crescita densamente cespitosa, il colore del cappello di un bel rosa, rosa pallido al margine e rosa carico al centro, in contrasto col gambo giallo brillante e le lamelle bianche con il filo rossastro verso il margine del cappello.
Esiste anche Mycena renatif.albaRobich dal colore completamente bianco e uguali caratteri microscopici.
Specie simile Mycena rubromarginata, cresce isolata o gregaria, possiede cappello grigio-gruno, filo lamellare rosso-bruno e gambo grigio-bruno rosato.
Mycena bresadolana anch'essa con crescita isolata o gregaria, possiede cappello rosa-lilla con tonalità brune, gambo da giallo a giallo-rosa e il filo lamellare bruno rossastro.