Orecchio di Giuda
Auricularia auricula-judae
Basidiocarpo a forma di conchiglia venosa o di orecchia umana. Larga fino a 9 cm, e sporgente a mensola. Superfice superiore finemente pruinosa, quella inferiore liscia. Di colore bruno-rossastro, inferiormente grigio-violaceo. Orlo sinuoso ondulato.
Imenoforo: costituito dalla superficie inferiore irregolare, ondulata, liscia traslucida.
Gambo: sessile o con breve peduncolo.
Carne: di consistenza elastica gelatinosa, con l'invecchiamento si appiattisce e con il secco diventa dura e fragile. Priva di odori e insapore.
Microscopia: Spore lisce, ialine, 14-20 x 5,5-8 µm. Basidi cilindrici, divisi in quattro setti trasversali, con quattro lunghi sterigmi curvi, 60-80 x 4-6 µm.
Habitat: su tronchi morti o su parti morte di alberi vivi, preferibilmente di Sambuco, ma anche altre latifoglie, tutto l'anno, soprattutto nelle stagioni piovose.
Commestibilità: ritenuta commestibile e consumata per anni nella tradizione orientale, provoca la sindrome di Szechwan se ripetutamente consumata.
Note: Auricularia auricula-judae si distingue per essere simile ad un padiglione auriculare, da cui il nome. Ha consistenza gelatinosa elastica, uno spessore sottile, la superficie inferiore solcata da venature in rilievo che traspaiono anche sulla superfice superiore che è liscia, di colore bruno rossiccio, bruno violaceo, cosparsa spesso da pruina bianca. Vive su legno morto o parti morte di alberi vivi e la crescita si blocca col secco, per riprendere dopo le piogge.
Utilizzata ed apprezzata in Estremo Oriente dove si trova spesso essiccata, viene chiamata "mù ér" (fungo orecchio del legno) oppure "kikurage" (orecchio della nuvola). Consumato anche a scopo terapeudico in quanto avrebbe azione rilassante, lassativa, di umidificazione di mucose e polmoni. Indicata per insufficienza venosa periferica, sistema vascolare, antidolorifico e antiemorroidale.
Controindicazioni: sconsigliato il consumo a donne alla ricerca di una gravidanza per il suo effetto anti-fertilità. Sconsigliata in soggetti con ipertiroidismo in quanto accelera il metabolismo tiroideo. Segnalato un caso in cui una persona dopo il consumo ha sviluppato una dermatite tipo eritema solare e una ipersensibilità alla luce del sole.
Auricularia mesenterica (vedi sotto) è simile nella parte inferiore ma ha la superficie irsuta e zonata concentricamente.
Auricularia polytricha è specie orientale, con superficie irsuta, finemente cosparsa da piccoli peli, meno venosa e più carnosa, per tale motivo e molto consumata in Cina, Giappone e altri paesi orientali.
Altre informazioni e foto
Basidiocarpo: più esemplari embricati, sovrapposti o confluenti, 4- 10 cm per ogni singolo esemplare, a forma di ventaglio con superficie ondulata, feltrata, irsuta, con zonature concentriche multicolori, orlo sinuoso o lobato.
Imenoforo: costitiuto dalla faccia inferiore, costolata, pieghettata, largamente venosa, di colore bruno ocraceo.
Gambo: sessile o con breve peduncolo.
Carne: di consistenza gommosa, elastica, gelatinosa, con il secco diviene dura, coriacea. Priva di odori e sapori particolari.
Microscopia: Spore allantoidi, a parete liscia, ialine, 14-17 x 5-7 µm. Basidi settati trasversalmente in quattro setti, con lunghi sterigmi curvi.
Habitat: su tronchi morti di latifoglie, soprattutto nelle stagioni piovose mentre in estate permane allo stato secco per poi rinvigorirsi con le piogge.
Commestibilità: non commestibile, coriacea.
Note: Auricularia mesenterica si distingue dopo aver osservato la parte inferiore venoso-pieghettata e la consistenza gommosa o gelatinosa. La prima impressione vedendo solo i cappelli multizonati fa pensare si tratti di una Poliporacea come Trametes versicolor o una Corticiacea come Stereum subtomentosum o Chondrostereum purpureum.