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Indice Funghi

 

 

Clavarie e Clavuline
Alcune Clavariaceae, Clavulinaceae e Gomphaceae.
Clavaria fragilis o Clavaria vermicularis, Clavulina rugosa, Clavulina cinerea, Clavulina cristata o coralloides, Clavulinopsis laeticolor o Ramariopsis laeticolor, Ramariopsis kunzei, Clavariadelphus pistillaris o Mazza d'Ercole.

 

Clavaria fragilis Holmsk.
Clavaria vermicularis Sw.

Basidiomycota, Agaricomycotina, Agaricomycetes, Agaricales, Clavariaceae, Clavaria

Clavaria fragilis vermicularis  Clavaria fragilis vermicularis  Clavaria fragilis vermicularis

Sporoforo: costituito da diversi singoli esemplari di forma cilindrica o vermiformi, fascicolati alla base ed allargati in alto, alle volte costituiti da singoli elementi non fascicolati; presentano superficie liscia, colorazione bianco candido, apici non ramificati, arrotondati o appuntiti a maturità; dimensioni singoli elementi 3-5 mm di spessore per 4-10 cm di altezza.

Imenoforo: costituito da tutte le superfici.

Carne: inconsistente, ceracea, fragile, senza odori e sapori particolari.

Habitat: cresce in autunno, a folti gruppi o fascicolati, in luoghi erbosi presso latifoglie o conifere.

Commestibilità: non commestibile.

Microscopia:  spore ovoidali, lisce, guttulate, dalle dimensioni variabili anche nella stessa raccolta: 5-6,5 x 3-4,5 µm. Ife senza giunti a fibbia. Basidi claviformi privi di unioni a fibbia alla base.

Clavaria fragilis vermicularis spore

 

Note:  Clavaria fragilis si distingue per il suo aspetto vermiforme spesso riunito in ciuffi, dal colore bianco candido. Esemplari a crescita singola possono essere confusi con Clavaria acuta dalle dimensioni leggermente inferiori, spore più grandi, 7-10 x 5,5-7 e basidi con giunti a fibbia alla base.

Clavulina rugosa ha clave appiattite, scanalate, di diametro maggiore e colore bianco crema o crema.

Ramariopsis kunzei possiede rami più esili, che si diramano da un gambo comune e si ramificano ripetutamente, gli apici sono biforcati. Le spore sono subglobose e con rade verruche acuminate.

 

 

Clavulina rugosa (Bull.) J. Schröt.

Basidiomycota, Agaricomycotina, Agaricomycetes, Cantharellales, Clavulinaceae, Clavulina.

 

Clavulina rugosa  Clavulina rugosa  Clavulina rugosa

Sporoforo: alto 4-12 cm, costituito da un corpo basale eretto, scanalato, tronco, o arrotondato, che accrescendosi può biforcarsi in due o più rami all'apice ed assumere la forma di un Cactus, oppure può accrescersi e incresparsi, assumendo la forma di una clava o una spatola bitorzoluta. Di colore bianco o crema, crema rosato, ingiallente in vecchiaia.

Imenoforo: costituito dall'intera superficie.

Carne: poco consistente, ceracea, crema, senza odori e sapori particolari.

Habitat: cresce in gruppi alle volte numerosi, dalla primavera all'autunno inoltrato, in boschi di latifoglie e conifere. Con clima mite continua ad accrescersi per diversi mesi, aumentando di dimensioni.

Commestibilità: non commestibile.

Microscopia:  spore ovali o subglobose, con una grossa guttula, 9-13 x 7,5-10 µm.

 

Note: Clavulina rugosa si distingue per la sua forma subcilindrica, appiattita e scanalata, alta alcuni centimetri, il colore bianco crema e la crescita in gruppi.

Da giovane può essere confusa con esemplari bianchi di Clavaria, come giovani esemplari, non fascicolati, di Clavaria vermicularis, che hanno un corpo più esile e cilindrico ed apice appuntito.

Da adulta e ramificata può confondersi con Clavulina coralloide che è suddivisa in molteplici rami con apici crestati e possiede spore più piccole.

Esemplari accresciuti a forma di clava possono lontanamente ricordare esemplari di Clavariadelphus o Spatularia.

 

 

Clavulina cinerea (Bull.) J. Schröt.
Clavaria cinerea
Bull.
Clavaria fuliginea
Pers.

Clavaria grisea
Pers.
Ramaria cinerea
(Bull.) Gray

 

Basidiomycota, Agaricomycotina, Agaricomycetes, Cantharellales, Clavulinaceae, Clavulina.

 

Clavulina cinerea

 

Sporoforo: alto 3-8 cm, a forma di corallo, composto da numerose ramificazioni che si diramano da un tronco comune poco sviluppato, senza una vera base ingrossata. Rami a forma di clava, rugosi, spesso appiattiti; apici multipli, tronco-dentati, arrotondati o sfrangiati,  poco sviluppati. Colorazione generale da ocra a grigio violetto, grigio fumo o nerastro in vecchiaia.

Imenoforo: costituito dalle superfici dei rami terminali.

Carne: poco consistente, biancastra. Odore leggero, acidulo, sapore analogo.

Habitat: Cresce terricola, gregaria, dall'autunno ad inizio inverno; rinvenuta presso Leccio con Erica arborea e Corbezzolo.

Commestibilità: non commestibile.

Microscopia:  Basidi prevalentemente bisporici ma anche monosporici e tetrasporici; sterigmi a forma di corna di toro. Ife con giunti a fibbia.

Spore bianche in massa, lisce, subglobose o largamente ellissoidi:  7.6 [8.7 ; 9.1] 10.2 x 6.4 [7.4 ; 7.7] 8.7 µm.  Q = 1.1 [1.2] 1.3.

Clavulina cinerea spore  Clavulina cinerea basidi  Clavulina cinerea basidio  Clavulina cinerea ife

 

Note: Clavulina cinerea si distingue per il colore grigio fin da giovane, per i rami fortemente rugosi in lunghezza e le punte arrotondate o tronco dentate.

Può essere confusa con Clavulina coralloides (cristata) quando questa presenta colorazioni grigiastre in quanto parassitata da Helminthosphaeria clavariarum (Desm.) Fuckel, (Spadicoides clavariarum o Rosellinia clavariarum). In questi casi Clavulina cristata si distingue per i rami lisci in gioventù e gli apici con molti prolungamenti appuntiti a pettine.

Anche Clavulina cinerea è parassitata da H. clavariarum, quindi la presenza di questi non è utile alla distinzione con C. cristata.

 

 

Clavulina coralloides (L.) J. Schröt.
Clavulina cristata (Holmsk.) J. Schröt.

Basidiomycota, Agaricomycotina, Agaricomycetes, Cantharellales, Clavulinaceae, Clavulina.

Clavulina coralloides

Sporoforo: a forma di corallo, alto 3-8 cm, composto da numerose ramificazioni che si diramano da un tronco comune poco sviluppato. Rami a forma di clava, scanalati, spesso appiattiti; apici multipli, palmati, con dentelli acuminati, poco sviluppati. Colorazione generale bianca o con riflessi rosati, ingiallente in vecchiaia.

Imenoforo: costituito dalle superfici dei rami terminali.

Carne: poco consistente, ceracea, crema, senza odori, sapore leggermente amaro.

Habitat: cresce isolata e cespitosa, spesso in raggruppamenti numerosi, dalla prima estate a inizio inverno.

Commestibilità: non commestibile.

Microscopia:  spore bianche in massa, subglobose, con una grossa guttula oleosa, lisce, 7,5-10 x 6,5-8,5 µm. Basidi bisporici con lunghi sterigmi ricurvi.

 

Note: Clavulina coralloides (C. cristata) si distingue per il suo colore bianco, la forma di corallo, priva di una grossa base ma con un piccolo gambo dal quale si diramano le biforcazioni, gli apici dentellati, le spore subglobose ialine, i basidi con lunghi sterigmi ricurvi. Alcuni esemplari possono essere parassitati ed assumere una colorazione grigiastra ed in tal caso essere scambiati per Clavulina cinerea.

Ramariopsis kunzei, dal colore bianco candido, è più ramificata, con rami esili e rotondi ed apici terminanti con una sola o due punte, non a dentelli o creste, basidi con sterigmi non ricurvi.

 

 

 

Clavulinopsis laeticolor (Berk. & M.A. Curtis) R.H. Petersen (1965)
Clavaria laeticolor
Berk. & M.A. Curtis (1869)
Ramariopsis laeticolor
(Berk. & M.A. Curtis) R.H. Petersen (1978)

 

Basidiomycota, Agaricomycotina, Agaricomycetes, Agaricales, Clavariaceae, Clavulinopsis

 

Clavulinopsis laeticolor

Sporoforo: 3-10 cm x 1,5-2,5 mm,  cilindrico o leggermente clavato, flessuoso, con base rastremata, inizialmente a sezione subcircolare, poi schiacciato, solcato, anche spatuliforme, con apice arrotondato, crescita a clava singola, eccezionalmente con due bracci, colore giallo, giallo oro, giallo-ocra, giallo-arancio, arancio in vecchiaia.

Imenoforo: costituito da tutte le superfici, esclusa la base.

Carne: inconsistente, fibrosa, inizialmente pieni, poi farciti o cavi, sapore gradevole, odori nulli.

Habitat: cresce in autunno in prati e boschi, a crescita gregaria o a pochi individui ravvicinati. Raccolta in terreno caldo, presso Quercus suber.

Commestibilità: non commestibile.

Reazioni chimiche: KOH 10% su carne = verde, giallo-verde.

Microscopia:  spore subsferiche o ovali, lisce, con una grossa guttula, 5-6,5 x 3-5  µm, con apicolo laterale evidente, lungo 1-2 µm. Ife con giunti a fibbia.

Clavulinopsis laeticolor   Clavulinopsis laeticolor

Note:  Clavulinopsis laeticolor si distingue per il colore giallo brillante, le piccole dimensioni, il portamento flessuoso, il sapore mite, la crescita singola o a pochi esemplari ravvicinati, gli apici arrotondati, la reazione verde al KOH e microscopicamente per i giunti a fibbia e soprattutto per le spore, ovali, lisce, con un apicolo ben pronunciato.

Esiste anche Clavulinopsis laeticolor f. coccineobasalis (Joss.) R.H. Petersen dagli intensi colori rossastri.

Altre Clavulinopsis si presentano simili:

Clavulinopsis fusiformis (Sowerby) Corner è di colore giallo senza sfumature arancio, possiede spore sferiche con apicolo sempre evidente, cresce a ciuffi fascicolati fusi alla base, più robusta, fino a 5 mm di spessore, compressa solo in vecchiaia, con apici acuti, con sapore amaro, reazione al KOH negativo e crescita in luoghi molto umidi o paludosi.

Clavulinopsis fusiformis

Spore Clavulinopsis fusiformis, misure rilevate  (4.4) 4.9 - 5.9 (6.1) x (4.2) 4.3 - 5 (5.3) µm.

 

Clavulinopsis luteoalba possiede colore giallo, con apici biancastri ma tendenti a scurire all'ocra e persino al nerastro, spore ovali, lisce, con apicolo poco evidente di max 0,5 µm.

Clavulinopsis helvola è molto simile macroscopicamente alle precedenti ma si distingue facilmente, microscopicamente, per le spore con grossolane verruche.

Clavaria salentina è una recente specie, dalla conformazione simile, ma dalla bella colorazione arancio, completamente priva di giunti a fibbia e con spore lisce, ellissoidali, con apicolo poco prominente.

 

 

Ramariopsis kunzei (Fr.) Corner

Basidiomycota, Agaricomycotina, Agaricomycetes, Agaricales, Clavariaceae, Ramariopsis

Ramariopsis kunzei   Ramariopsis kunzei   Ramariopsis kunzei

Sporoforo: alti 4-12 cm, cespitosi, generalmente molto ramificati, con rami principali di 2-3 mm, che partono da un gambo comune e si ramificano ripetutamente, assumendo un aspetto complessivo fascicolato. I rami secondari sono più esili, cilindrici a sezione subcircolare, 1-2 mm, lisci, flessuosi, talvolta appiattiti in corrispondenza delle ramificazioni e possiedono biforcazioni a U molto strette. Apici a due o poche punte, appuntiti, mai di tipo pluridentellato. Colore generale bianco candido, poi bianco crema, con lieve ingiallimento in vecchiaia.

Imenoforo: costituito da tutte le superfici.

Carne: inconsistente, ceracea, bianca, tenace, non fragile, senza odori e sapori particolari.

Habitat: cresce in autunno in boschi di latifoglie. Raccolta presso Quercus suber.

Commestibilità: non commestibile.

Microscopia:  spore subglobose o largamente ellissoidi, con grossa guttula oleosa e con creste rade e acuminate, misure rilevate: (4.1) 4.3 - 5.1 (5.4) x (3) 3.3 - 4.1 µm. Basidi clavati, tetrasporici. Ife con giunti a fibbia.

Ramariopsis kunzei

r

Note:  Ramariopsis kunzei si distingue per l'aspetto densamente fascicolato, i rami eretti con apici biforcati e terminazioni a punta singola, la colorazione di un bel bianco candido. Le spore viste al massimo ingrandimento mostrano delle verruche acuminate mai presenti nelle specie dei Generi simili.

Ramariopsis robusta, recentemente separata geneticamente da revisione di materiale d'erbario catalogato come R. Kunzei, si distingue, secondo i suoi autori, per i basidiomi robusti e densamente ramificati e per le spore con creste alte fino a 1,5 µm. Non commentiamo la ricerca.

Clavulina coralloides possiede ramificazioni più numerose, apici crestati o dentellati, non singoli, spore lisce, senza creste, basidi con caratteristici sterigmi ricurvi.

Clavaria fragilis possiede lunghi rami fascicolati, privi di biforcazioni.

 

 

 

Chiavi Clavariaceae

  1. Ife senza giunti a fibbia, spesso con setti secondari, oppure con fibbia alla base del basidio, sporeSpore clavaria:  Clavaria

  2. Ife con giunti a fibbia, prive di setti secondari:   2

  1. Spore lisce Clavulinopsis spore (ad eccezione di Clavulinopsis helvola), basidioma ramificato o non ramificato:  Clavulinopsis

  1. Spore regolarmente echinulate mai lisce Ramariopsis spore, basidioma sempre ramificato:  Ramariopsis.

 

Clavariadelphus pistillaris (L.) Donk
Mazza d'Ercole

Basidiomycota, Agaricomycotina, Agaricomycetes, Phallomycetidae, Gomphales, Gomphaceae, Clavariadelphus

Clavariadelphus pistillaris   Clavariadelphus pistillaris

Sporoforo: 12-20 cm, inizialmente cilindraceo con apice allargato, poi a forma di clava con parte superiore rugosa, alle volte irregolare, di 2-4 cm di diametro, parte inferiore affusolata, di circa 1 cm alla base, di colore giallo ocra, poi ocra arancio, bianco alla base, tendente al bruno ruggine alla manipolazione.

Imenoforo: costituito dalla superfici della parte superiore della clava.

Carne: soda, poi spugnosa, leggera, bianca, tendente a macchiarsi di violaceo. Sapore amaro, nessun odore particolare.

Habitat: cresce in gruppi in boschi di Faggio, dall'estate all'autunno.

Commestibilità: commestibile poco gradito.

Microscopia:  spore oblunghe, lisce, pluriguttulate, 11-13 x 7-8 µm.

 

Note: Clavariadelphus pistillaris si distingue per la sua caratteristica forma a clava, il colore giallo ocra, il sapore amaro, la crescita in faggeta, reazione al KOH gialla o negativa.

Clavariadelphus flavoimmaturus è simile per colore e sapore ma cresce in leccete mediterranee, la superficie imeniale vira all'arancio scuro-rame con KOH, mentre in C. pistillaris la reazione è gialla o negativa.
Clavariadelphus truncatus è simile per colorazione ma ha l'apice tronco, sapore dolciastro e cresce presso conifere.

 

 

Vedi anche la pagina Ramaria
Ramaria stricta

 

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