MICOLOGIAMESSINESE

Specie C

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Alcune specie interessanti dei Generi: Clitopilus, Chroogomphus, Clathrus, Coltricia.

 

Clitopilus prunulus  (Scop.) P. Kummer

Funciu spia

 

Clitopilus prunulus  Clitopilus prunulus  Clitopilus prunulus

Clitopilus prunulus

 

Cappello:  3-10 cm, convesso, con orlo a lungo involuto, poi appianato ed anche depresso con margine irregolare. Tenero e friabile, liscio e asciutto, biancastro, bianco grigiastro.

Lamelle: Lamelle fitte e decorrenti, con numerose lamellule, bianche, poi con tonalità rosa, infine rosa bruniccio.

Gambo: 2-5 x 0,6-1,2 cm, cilindrico, corto e spesso eccentrico, pruinoso, bianco, pieno, poi midolloso.

Carne: Tenera e friabile, molle, bianca, con intenso. Odore di farina lievitata. Sapore gradevole, farinaceo. 

Habitat: Cresce in tutti i boschi dalla primavera all'autunno.

Microscopia: Spore rosa in massa, lungamente ellissoidali, costolate longitudinalmente, 10-13 x 5-6 µm.

Commestibilità: Ottimo commestibile, attenzione però alla confusione, possibile, con le TOSSICHE Clitocybe bianche.

 

Note: Clitopilus prunulus si distingue per il colore bianco, le lamelle decorrenti con toni rosati a maturità, la fragilità della carne friabile-gessoso e per l'odore di farina impastata fresca.

Viene chiamato Fungo spia in quanto cresce nei medesimi posti dei Porcini, anche a distanza ravvicinata. Per il suo colore bianco è ben individuabile ed una attenta osservazione della zona permette l'avvistamento dei Porcini che spesso sfuggono ad una osservazione veloce per il loro colore simile all'ambiente circostante.
Le Clitocybe bianche con le quali può essere confuso (tutte tossiche), presentano carne elastica, fibrosa, non fragile, odore terroso-rancido, lamelle bianche e con l'attaccatura al gambo più netta e regolare.

 

 

Chroogomphus rutilus (Schaeff.) O.K. Mill.

Gomphidius viscidus (Fr.)

Gomphidiaceae, Boletales, Agaricomycetidae, Agaricomycetes, Basidiomycota.

 

Chroogomphus rutilus   Chroogomphus rutilus   Chroogomphus rutilus

Cappello:  5-12 cm, conico campanulato, poi convesso, infine piano, umbonato papillato, con il margine involuto. Cuticola nettamente viscosa con l'umidità, glabro e brillante per il secco. Di colore variante, arancio grigio, laterizio, bruno, bruno fulvo, ocra olivastro.

Lamelle: Lamelle spaziate, anastomosate, spesse, arcuate e decorrenti, da ocra giallastre, oliva, a bruno nerastre.

Chroogomphus rutilus

Gambo:  Cilindrico regolare o sinuoso, attenuato-affusolato alla base, viscido se umido, pieno. Del medesimo colore del cappello, con superficie finemente scagliosa, viscida, con resti di velo in forma di anello fugace nella parte superiore, con macchie o zebrature più chiare.

Carne: Compatta, presto molle, fibrosa nel gambo, di colore giallognolo, ocraceo, rosa salmone, vinaccia, più scuro alla base del gambo. Inodore e insapore.

Habitat: Nei boschi di Pinus a due aghi dall'estate al tardo autunno.

Microscopia: Spore bruno nerastre in massa, fusiformi ellissoidali e lisce, 18-24 x 6-7 µm.

Commestibilità: Commestibile dal gusto analogo agli Xerocomus.  Attenzione alla pericolosa confusione allo stato giovanile col velenoso Cortinarius speciosissimus.

 

Note: Chroogomphus rutilus presenta ad umido un cappello molto glutinoso, asciutto e lucente col secco; le lamelle sono decorrenti sul gambo e protette da una cortina, la sporata è nerastra. La cortina in chi non lo conosce fa pensare ad un Cortinarius. Pur trattandosi di un fungo a lamelle è inserito tra le Boletales per le lamelle anastomosate.

Confondibile con Chroogomphus helveticus che ha cappello secco, vellutato, lamelle più chiare e taglia minore.

Chroogomphus fulmineus presenta cappello viscido ma di colore rosso arancio.

 

 

Clathrus ruber P. Micheli ex Pers.

Clathrus cancellatus Tourn. ex Fr.

Fungo lanterna

 

Phallaceae, Phallales, Phallomycetidae, Agaricomycetes, Agaricomycotina, Basidiomycota.

 

Clathrus ruber  Clathrus ruber  Clathrus ruber  Clathrus ruber  Clathrus ruber

Clathrus ruber

Ascocarpo da giovane a forma di ovolo rotondeggiante, esternamente bianco livido,  con superficie fragile, ceracea, provvisto di cordoni miceliari, internamente gelatinoso, rosso lungo il profilo del ricettacolo. A maturazione l'ovolo si apre lasciando fuoriuscire il fungo a forma di gabbia a maglie poligonali di colore rosso vivo, largo fino a 10 cm.

Imenoforo: Gleba, di colore verde-olivastro, formata da piccoli granuli mucillaginosi, puzzolenti, che colano all'interno delle maglie poligonali.

Gambo:  La base dell'ovolo, si apre a maturità formando una specie di volva, ancorata con una radichetta bianca, spesso ramificata, formata da ife rizomorfe allungate.

Carne: di consistenza fragile, spugnosa. Odore: forte e repellente, cadaverico.

Habitat: Cresce dall'estate all'autunno, ma anche in primavera, in boschi umidi, in terreni ricchi di sostanze organiche.

Microscopia: Spore bianco-brunastre in massa, ellissoidali, 5 x 6 µm.

Commestibilità: Non commestibile, nauseante.

 

Clathrus ruber si fa notare per il suo colore rosso e la sua strana forma a gabbia, alle volte lacerata. Fa un odore cadaverico e spesso è visitato da mosche. Lo stadio di ovolo è simile a quello del Phallus impudicus ma è circondato da linee di separazione poligonali e al taglio l'interno è rosso mentre è verde in Phallus impudicus.

 

Ulteriori informazioni

 

 

 

Coltricia perennis (L.) Murrill

Trametes perennis (L.) Fr.,

Basidiomycota, Agaricomycotina, Agaricomycetes, Hymenochaetales, Hymenochaetaceae, Coltricia

Coltricia perennis  Coltricia perennis  Coltricia perennis

Coltricia perennis

Cappello: 2-9 cm, rotondo, spianato o depresso al centro, con margine molto sottile spesso ondulato, finemente vellutato da giovane. Decorato da zonature concentriche giallo-ocra, bruno-ocracee, bruno-rossiccio o rugginoso.

Imenoforo: Tubuli molto corti e decorrenti, grigiastri. Pori tondeggianti e piccoli da giovane, poi più grandi e angolosi, irregolari, da grigio chiari a giallo bruni.

Gambo: Corto, 2-5 x 0,3-1 cm, breve peduncolo centrale, bulboso, clavato, pieno, fibroso, leggermente vellutato. Da giallo a bruno rossiccio.

Carne: Sottile e coriacea, bruna. Sapore e odore insignificanti.

Habitat: A gruppetti su terreno nudo o detriti legnosi. Durevole anche molti anni.

Commestibilità: Non commestibile.

Microscopia:  Spore ocracee in massa, lisce, ellittiche, 6-8 x 4-5 µm.

Note: Coltricia perennis si presenta come un sottile dischetto rugoso o zonato, di consistenza papiracea, munito di breve peduncolo.

Può essere scambiato per uno Stereum subtomentosum che presenta però superficie più zonata e intensamente colorata, lucida e imenoforo liscio.

 

Vedi Clavarie e Clavuline

 

Clavulina rugosa      Clavaria fragilis vermicularis   Ramariopsis kunzei

 

 

Vedi anche:

Calocybe

  Calocybe ionides.jpg (92235 byte) 

Cantharellaceae

  Cantharellus cibarius.jpg (81354 byte) 

Clitocybe

Clitocybe geotropa.JPG (81173 byte)  

Genere Cortinarius

   

Genere Coprinus

 Coprinus picaceus  Coprinus micaceus.JPG (119819 byte)

Vedi tutte le specie trattate nell' Indice fotografico

 

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