Cappello: 3-10 cm, nel giovane sferico, poi piano e leggermente depresso. Cuticola vellutata, a peli radi, lunghi (250) 300-500 µm, di colore bruno cannella scuro, bruno-castano o nerastro con orlo tendente al bruno oliva - bruno ocra, con peli lunghi 500-600 µm.
Peli del pileo
Imenoforo: Lamelle libere, larghe, ventricose, spaziate, con lamellule, bianche, con filo bruno negli esemplari maturi.
Gambo: Lungo, 10-20 cm, profondamente radicante, striato, bruno cannella scuro nel giovane, poi bruno-castano, vellutato e con peli fitti, lunghi 500-600 µm.
Peli del gambo di Xerula badia
Carne: Bianca, tenace, fibrosa nel gambo, di sapore mite
Habitat: Cresce dall'estate all'autunno, isolata o in piccoli gruppi, in boschi di latifoglie, (Castanea sativa) con clima tropicale o subtropicale.
Specie rara è presente sia sui Monti Peloritani che sui monti Nebrodi.
Microscopia: Spore bianche in massa, sferiche, 11-14 µm. Cheilocistidi e pleurocistidi da claviformi a fusiformi, a parete sottile, raramente con qualche incrostazione al vertice, ma mai muricati.
Commestibilità: Senza valore alimentare.
Note:Xerula badiasi distingue per il cappello ed il gambo vellutato e con peli lunghi, il colore bruno castano o nerastro, gambo molto radicante, privo di anello, sapore mite, cistidi mai muricati e spore grandi. E' specie tropicale o subtropicale non presente nel nord Europa, si incontra sporadicamente nei nostri boschi.
Specie simili:
- Oudemansiella melanotricha(della quale O. badia veniva considerata sinonimo) separata da analisi molecolare, possiede superfici asciutte ma non ricoperte da peli lunghi, cresce in clima tropicale.
- Xerula pudens (Pers.) Singer(X. longipes (Roussel) Maire), con la quale viene sinonimizzata, separata dal grande M. Moser per il sapore amarognolo e le spore largamente ellissoidi, possiede superfici asciutte, gambo non ricoperto da peli lunghi, solo il pileo è ricoperto da setole a parete spessa, cresce in clima temperato, si incontra sporadicamente nei nostri boschi.
Cappello: 3-10 cm, convesso, poi appianato, grigio pallido da giovane, poi bianchiccio, spesso con una sfumatura ocracea pallida al centro, semitraslucido, viscoso, glutinoso. Cuticola imeniforme, formata da cellule clavate.
Imenoforo: Lamelle annesse, spaziate, con numerose lamellule, bianche, poi color crema, con il tagliente più scuro, dentellato.
Gambo: 5-10 x 0,5-1 cm, cilindrico, sottile e slanciato, con base dilatata, liscio e vischioso, striato sopra l'anello membranoso, un po squamoso al di sotto, bianco, brunastro verso la base.
Carne: Sottile, molle, traslucida, bianca. Senza odore particolare. Sapore sgradevole.
Habitat: Su tronchi vecchi o ammalati di faggio, spesso in alto a cespi. Dalla tarda estate all'autunno avanzato.
Diffusa nelle faggete nebroidee.
Commestibilità: Non commestibile, insipido e molle.
Microscopia: Spore crema pallido in massa, subglobose, lisce, 16-20 x 15-16 µm. Cistidi a parete sottile, cilindrici od otriformi.
Note: Specie saprofita, Mucidula mucida, caratteristica delle faggete, si riconosce per il colore bianco, la glutinosità delle sue superfici, la quasi trasparenza della carne, il gambo ornato da anello.
La recente sistematica riabilita il Genere Mucidula e vi include specie con pileo viscoso senza residui velari, gambo con o senza anello membranoso, non radicante, crescenti su legno in clima temperato, pileipellis imenodermica, pleurocistidi prominenti e grandi, spore da globose a subglobose con parete spessa.
Il Genere Mucidula comprende anche Mucidula brunneomarginata(Lj.N. Vassiljeva) R.H. Petersen specie orientale con lamelle bordate di bruno e gambo sprovvisto di vero anello ma decorato da velo e spore da ovoidali a sublimoniformi.
Esiste anche Mucidula mucida var. venosolamellata (Imazeki & Toki) R.H. Petersen, cresce in Asia su Fagus crenata, possiede lamelle con evidenti anastomosi venoso-reticolate.
Cappello: 3-10 cm, campanulato, poi convesso ed infine spianato, con basso umbone. Cuticola liscia, mucillaginosa o vischiosa ad umido, presto radialmente grinzosa, di colore ocra-giallastro, grigio-ocra, bruno chiaro, di rado biancastra.
Imenoforo: Lamelle adnate, mediamente fitte, con lamellule, ventricose, bianche, talvolta con taglio bruno.
Gambo: 6-20 cm, cilindrico, solcato, con base ingrossata che prosegue fusiforme a fittone lungamente radicante, rigido, bianco o concolore al cappello.
Carne: Tenera, fibrosa nel gambo, biancastra, senza odori e sapori particolari.
Habitat: Solitaria o a gruppi di pochi esemplari su ceppaie e radici morte, specialmente in boschi di faggio. Abbondante nelle faggete dei Nebrodi.
Microscopia: Spore ellissoidali, ialine, non amiloidi, 12-17 x 9-13 µm. Q = 1.3 - 1.5 (1.6). Cheilocistidi ad apice tronco.
Commestibilità: Non commestibile.
Note: La nuova sistematica trasferisce dal Genere Xerula al Genere Hymenopellis le specie a cappello con cuticola viscida, quindi la nuova denominazione di X. radicata è Hymenopellis radicata. Si distingue per il cappello viscido, il gambo radicante e la crescita preferenziale presso ceppaie o radici di Faggio.
Specie simili:
- Xerula pudens (longipes) che possiede superfici asciutte, con setole sul pileo a parete spessa, cresce in clima temperato.
- Oudemansiella badia, che possiede cappello vellutato, gambo cosparso da lunghi peli e crescita in climi subtropicali e tropicali.
- Oudemansiella melanotricha che possiede superfici asciutte, ma non ricoperte da peli lunghi, cresce in clima tropicale.