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Phallaceae

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 Phallaceae
Mutinus caninus, Phallus hadriani, Phallus impudicus e var. togatus

 

Phallus hadriani Vent.
Phallus imperialis
Schulzer

Phallaceae, Phallales, Phallomycetidae, Agaricomycetes, Basidiomycota, Fungi

 

Phallus hadriani   Phallus hadriani

Phallus hadriani

 

Phallus hadriani

Ovoli di Phallus hadriani

 

Gasteromicete costituito da carpofori inizialmente ovoidali, 4-8 cm di diametro, poi si aprono ed il gambo spinge su il ricettacolo e quindi assume una forma cilindrica; alti fino a 20 cm, formati da un gambo spugnoso, traforato, cavo, fragile, di colore bianco, sormontato da un ricettacolo alveolato terminante con un anello spesso dentato, riempito interamente da una gelatina verde, puzzolente, dilavabile con le piogge, contenente le spore.

Base costituita da una volva membranosa, elastica, viscida, di colore bruno violaceo, rosa violaceo, ancorata al terreno con evidenti cordoni miceliari.

Microscopia: Spore ellissoidali-subcilindriche, lisce, verdognole, 3,5-4,5 x 1,5-2,5 µm.

Habitat: cresce spesso in gruppi, dalla primavera all'autunno, in zone litoranee sabbiose o in parchi e giardini con terreno sciolto, raramente nei boschi.

Commestibilità: non commestibile, ripugnante.

 

Note: Phallus hadriani si distingue da Phallus impudicus per la volva/peridio di colore rosa violaceo e l'anello alla sommità del ricettacolo più evidente e denticolato.

 

 

Phallus impudicus  L.: Pers.
Satirione, Fallo impudico

Phallaceae, Phallales, Phallomycetidae, Agaricomycetes, Basidiomycota, Fungi

 

Phallus impudicus  Phallus impudicus  Phallus impudicus

Phallus impudicus

Gasteromicete inizialmente ipogeo o leggermente affiorante, globoso, di 4-6 cm di diametro, formato da un ovolo membranoso, appena soffice nella parte esterna, biancastro, con lunghi cordoni miceliari bianchi, collegati spesso ad altri esemplari. Internamente contenente una sostanza gelatinosa che avvolge il ricettacolo ancora non sviluppato. Il peridio successivamente si lacera e lascia emergere il pileo, spinto dal lungo gambo finemente spugnoso, cilindrico o leggermente ricurvo, cavo, bianco, 6-15 x 2-3 cm. Il pileo è simile a una mitra a forma di ditale irregolarmente alveolata ed aperta all'apice da un foro di forma anulare, ricoperta dalla gleba, costituita da una sostanza mucillaginosa, dall'odore cadaverico, di colore verdastro che poi, con le piogge, viene dilavata fino a sparire. Base con residui del peridio a forma di volva membranosa molto aperta di colore biancastro.

Microscopia: Spore subcilindriche, lisce, verdine, 3,5-5 x 1,5-2 µm contenute nella gleba verde.

Habitat: Specie comune, cresce spesso in gruppi tra sterpaglie o resti vegetali dall'autunno.

Commestibilità: non commestibile. Un tempo gli veniva attribuita la  proprietà di esaltare la virilità, non si sa con quali risultati.

 

Note:  Phallus impudicus si distingue per la volva biancastra, dalla quale fuoriesce il lungo ricettacolo bianco, minutamente traforato, spugnoso, con apice affusolato, ricoperto da una gleba verde, mucillaginosa, puzzolente.
Nella fase di ovolo può essere confuso con Clathrus ruber  che però al taglio mostra l'interno di colore rosso.
Il pileo privo della gleba mucillaginosa può essere scambiato per esemplari del Genere Morchella o Verpa.

Specie simile è Phallus hadriani Vent.  (vedi scheda precedente) che si differenzia per il peridio di colore rosa violaceo.

 

 

Phallus impudicus var. togatus (Kalchbr.) Cost. & Dufour
Phallus impudicus var. pseudoduplicatus
  A. Andersson
Hymenophallus togatus Kalchbr.

 

Phallus impudicus var. togatus

Phallus impudicus var. togatus

 

Note: il Phallus impudicus var. togatus, abbastanza raro, si differenzia dalla specie tipo per la presenza di un "indusio" una membrana perforata simile ad una reticella o un merletto, ricadente a gonnellino sotto il ricettacolo. Si estende per circa 2 cm, è di colore bianco, ed è formato da maglie irregolari, più larghe verso il basso, quelle terminali aperte, non delimitate da alcun collare chiuso.

Specie simili: Phallus duplicatus, diffuso nel Nordamerica e in Giappone, che presenta un indusio di colore rosato o carnicino, con maglie nella parte terminale bassa più piccole e chiuse da un cordoncino a forma di collare.

E' opinione di diversi AA che le specie europee segnalate come Phallus duplicatus in effetti siano la var. togatus del Phallus impudicus.

Phallus indusiatus, tipico dei climi tropicali, si caratterizza per il lungo indusio, bianco, esteso fin quasi al terreno, il ricettacolo bianco con pileo giallastro.

Phallus multicolor diffuso nel Borneo e Australia, possiede ricettacolo robusto con toni rosati, gleba inizialmente giallo arancio, indusio rosa-salmone, molto sviluppato, esteso fino a metà gambo.

Raccolte: Monti Peloritani, Mandanici (ME), 2016, Castell'Umberto (ME), 2017, exsiccatum in erbario.

 

 

 

Mutinus caninus (Schaeff.) Fr.
Phallus caninus
Schaeff.
Phallus caninus Huds.

Phallaceae, Phallales, Phallomycetidae, Agaricomycetes, Basidiomycota, Fungi

Mutinus caninus  Mutinus caninus  Mutinus caninus

Gasteromicete inizialmente racchiuso in una volva biancastra, di forma ovoidale allungata di 1-2 cm, con cordoncini miceliari alla base, poi aperta in lobi. Dopo l'apertura della volva emerge il ricettacolo di forma cilindrica o ricurva, di 6-10 x 0,5-1 cm, cavo e perforato all'apice, di consistenza fragile, spugnosa, di colore bianco con una netta separazione con la zona apicale, affusolata, di colore rosso-arancio, ricoperta dalla gleba di colore verde. A maturazione, per dilavamento o prelievo di insetti, la gleba svanisce e rimane il ricettacolo bianco con apice rosso-arancio, alle volte con lieve scolorimento nella parte alta del ricettacolo.

Gleba: mucillaginosa, di colore verde, delimitata nella parte apicale del ricettacolo per una altezza di 1-1,5 cm, di odore leggermente fetido.

Microscopia: Spore subcilindriche, lisce, ialine,  piccole, 3,5-5 x 1,5-2,5 µm.

Habitat: Specie comune, cresce isolato o in gruppi, in autunno, in boschi freschi e ombrosi fra detriti vegetali.

Commestibilità: non commestibile.

 

Note: Mutinus caninus si distingue per il ricettacolo che si diparte da una volva bianca, di forma cilindrica, esile, poco più grande di una sigaretta, di colore bianco con apice affusolato, rosso-arancio, ricoperto dalla gleba verde, evanescente.

Mutinus elegans è meno esile, con volva rosata, spesso screpolata e ricettacolo di colore completamente rosa-rosso anche internamente, la gleba non è ben delimitata nella zona apicale.

 

 

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