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Andar per Funghi…

Leucopaxillus agrippinae  Buda, Consiglio, Setti & Vizzini (2012)

una nuova specie siciliana, nel ricordo di Andrea Buda

 

 Leucopaxillus agrippinae

Foto 1

Il suo primo ritrovamento risale al mese di novembre 2003, nel bosco di Santa Maria, nel Comune di Buccheri (SR) e porta la firma del noto micologo siciliano Andrea Buda.(1) Il luogo del ritrovamento, inserito in una vasta area boschiva con vegetazione arborea mista di aghifoglie e latifoglie, con prevalenza di specie appartenenti al Genere Quercus, (Quercia), si posiziona a circa 900 m. s.l.m. ed è caratterizzato da una preponderanza arborea costituita da Quercus cerris (Cerro) ed è, pertanto, ricoperto da numerosi cascami fogliari di tale essenza, sui quali il protagonista della nostra nuova “Riflessione Micologica” trova il proprio habitat naturale dove si riproduce abbondantemente con tipica nutrizione saprofitica.

I successivi ritrovamenti, puntuali nell’autunno di ogni anno, hanno consentito di effettuare approfonditi studi di natura filogenetico-molecolare su numerosi esemplari che, dopo ben nove anni, hanno reso possibile di partecipare, al mondo scientifico e micologico in particolare, l’avvenuto ritrovamento, senza ombra di dubbio, di una nuova specie fungina: Leucopaxillus agrippinae che, stante le peculiari caratteristiche di natura macro e microscopica, ha trovato ideale collocazione nel Genere Leucopaxillus, Famiglia Tricholomataceae, Ordine Agaricales, Classe Basidiomycetes.

Al Genere appartengono specie fungine caratterizzate dal portamento clitociboide, tricholomatoide o paxilloide (similari, nella conformazione generale, a seconda delle varie specie, a funghi appartenenti al Genere Clitocybe, Tricholoma o Paxillus), che si presentano con consistenza carnosa, omogena, con colorazioni variabili tra una specie e l’altra che vanno dal bianco-crema, al giallo-ocra, all’arancione, al bruno-rossastro. Il cappello si presenta, nella conformazione generale, da convesso a depresso, asciutto, liscio o leggermente pruinoso o vellutato, caratterizzato dal margine sempre involuto e, in alcune specie, striato. Le lamelle, a seconda delle specie, si presentano smarginate (quando si inseriscono sul gambo formando una piccola ansa concava a forma di uncino) o lungamente decorrenti (quando si prolungano sul gambo in maniera più o meno prolungata), di colore bianco-biancastro, giallastro, rosato. Il gambo, anch’esso di consistenza carnosa, è spesso caratterizzato, nella zona apicale, dalla presenza di una leggera pruina o piccole squame. La carne è soda, amara e con odore di farina. Il sistema nutrizionale, considerata la tipicità della crescita che predilige lettiere formate da cascami fogliari, è ritenuto saprofitico. Non si rilevano specie tossiche ma, in ogni caso, tutte di scarsa qualità organolettica.

 

 Leucopaxillus agrippinae

Foto 4

Leucopaxillus agrippinae Buda, Consiglio, Setti & Vizzini 2012

Cappello: di piccole-medie dimensioni (4-10 cm) inizialmente emisferico con largo umbone centrale (prominenza più o meno evidente posizionata al centro del cappello), a maturazione piano, poi depresso; orlo involuto, lobato ed ondulato, a volte con leggere costolature; cuticola asciutta, opaca, molto amara, spesso ricoperta da residui terrosi o vegetali; colore inizialmente biancastro tendente, verso la maturità, al giallo-ocra e poi all’arancione.

 Leucopaxillus agrippinae

Foto 2

Imenoforo: caratterizzato da lamelle decorrenti in maniera marcata sul gambo fino alla zona peseudoanulare dove, a volte, si presentano anastomizzate (unite da setti trasversali che formano un grosso reticolo); con le facce fortemente ondulate e venose che si uniscono fino a formare setti trasversali che danno all’insieme un aspetto labirintiforme-anastomizzato; dal colore inizialmente biancastro, tendono, verso la maturazione, al giallo e poi al giallo-ocra risultando facilmente staccabili dalla carne del cappello.

  Leucopaxillus agrippinae

Foto 3

Gambo: cilindrico, pieno, fibrilloso (quando presenta sottilissime lineature o filamenti posizionati in senso longitudinale), spesso ricurvo, da bianco-beige a giallo-ocra pallido, si posiziona eccentricamente o leggermente laterale, è caratterizzato, appena sotto l’inserzione delle lamelle, da un cercine pseudo anulare di consistenza cotonosa, concolore al gambo e dalla presenza, alla base, di un feltro miceliare che ingloba il substrato.

 Carne: inizialmente soda, compatta, poi, verso la maturazione, elastica e molle, fibrosa nel gambo, inizialmente di colore bianco, poi giallo-ocra; odore poco gradevole, sapore molto amaro, sgradevole.

 Habitat: cresce da saprofita su terreni ricoperti da residui fogliari e detriti vegetali, in associazione con Cerro (Quercus cerris), fruttificando, in gruppi di diversi esemplari, dal tardo autunno all’inizio dell’inverno.

 Commestibilità: trattandosi di specie recentemente scoperta, non si hanno dati attendibili sulla commestibilità. Si ritiene, in ogni caso, che similarmente alle altre specie appartenenti al Genere Leucopaxillus, sia da ritenere non commestibile per lo scarso valore organolettico. Sembra, comunque, che siano stati segnalati casi di intossicazione con sindrome gastroenterica attribuibili al suo consumo.

 Etimologia: con espresso riferimento al nome proprio di persona: Agrippina, moglie del micologo Andrea Buda.

 Caratteristiche salienti: Leucopaxillus agrippinae viene caratterizzato dalle seguenti particolarità che orientano verso la corretta determinazione della specie:

·        Portamento prettamente clitociboide;

·        Cappello con cuticola intera, liscia dal sapore amarissimo;

·        Imenoforo con conformazione lamellare del tipo labirintiforme-anastomizzata;

·        Gambo eccentrico o leggermente laterale con pseudo anello cotonoso verso l’apice, nella zona sotto lamellare;

·        Carne dal sapore particolarmente amaro.

 Specie simili:

Intendiamo omettere la segnalazione di specie fungine similari appartenenti allo stesso Genere, per soffermarci su un piccolo macromicete molto ricercato ed apprezzato in cucina che, per le caratteristiche morfo-cromatiche generali, potrebbe essere facilmente confuso, specialmente dai ricercatori meno esperti, con L. agrippinae con conseguenze poco piacevoli:

·     Cantharellus cibarius Fr. 1821

Si differenzia, per la superficie pileica liscia, brillante e priva di umbone, per il colore giallo, giallo-uovo, giallo-arancio più o meno carico; per la zona imeniale priva di lamelle vere e proprie, sostituite da grosse costolature che si configurano in forma similare alle lamelle ma da queste diverse, definite pliche (Plica: sinonimo di piega, costolatura, usato per indicare l’ispessimento di un tessuto) che dipartendosi dalla parte inferiore del cappello si prolungano sul gambo dando l’idea di pseudo lamelle; per il gambo corto, cilindrico, svasato all’apice, attenuato verso la base, privo di pseudo anello; per la carne con sapore gradevole ed odore di albicocca.

 

Note dell’autore:

Ho inteso stilare questa nuova “Riflessione Micologica”  al fine di ricordare, nel primo anniversario della scomparsa, la nobile figura di Andrea Buda, noto micologo siciliano, appassionato amante della natura, il quale con il suo costante impegno, lo studio, la passione e la competenza dimostrata nel corso di un lungo periodo temporale durato quasi 40 anni, ha saputo dare lustro alla micologia italiana ed a quella siciliana in particolare, lasciando, causa la sua prematura scomparsa, un grande vuoto tra quanti lo hanno conosciuto ed apprezzato, non solo per la grande competenza nel settore micologico e la notevole attività scientifica svolta, ma anche per le sue innate e generose doti umane e per la profondità dei sentimenti di grande amicizia che è stato capace di elargire a piene mani.

Mio grande rammarico quello di non averlo conosciuto personalmente, cosa alla quale ho cercato di porre un parziale rimedio che mi ha consentito di conoscerlo ed apprezzarlo attraverso le sue pubblicazioni e le sue ricerche che lo hanno indissolubilmente legato, quale “protagonista della storia micologica nazionale”, alla scoperta di Leucopaxillus agrippinae.

 Angelo Miceli

Messina, 1 marzo 2017

 

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(1)     Andrea Buda (Siracusa, 26 marzo 1952 – 1 marzo 2016)

Fondatore, Presidente e Micologo dell’Associazione Micologica Bresadola Gruppo di Siracusa   

Andrea Buda Micologo                    

Andrea Buda nasce a Siracusa il 26 Marzo 1952 e vi risiede sino al giorno della sua prematura dipartita. All’età di diciotto anni consegue il diploma di “geometra” e dopo alcuni lavori all’estero relativi ai suoi studi, partecipa al concorso indetto dall’Inps, divenendone impiegato prima e funzionario poi. L’attività scientifica di Andrea Buda inizia nel 1980 con il gruppo micologico di Piacenza e continua dal 1984 al 1987 come iscritto al gruppo micologico “Associazione Micologica Bresadola” di Catania. Nel 1988 costituisce, unitamente ad altri amici appassionati di micologia, il gruppo micologico dell’A.M.B. di Siracusa che ha presieduto per ben venticinque anni e sino al giorno della sua dipartita. Sin dal 1988 faceva parte del Comitato Scientifico Nazionale dell’Associazione Micologica Bresadola di Trento e a Siracusa, seguiva in prima persona il censimento delle specie fungine reperite sui Monti Iblei. Dal 1997 al 2010 è stato titolare, con il suo gruppo micologico, della convenzione gratuita con l’Azienda Sanitaria provinciale di Siracusa per il controllo, la prevenzione e la diagnosi delle intossicazioni da funghi. Nel 2003 ha conseguito a Trento l’attestato di micologo ai sensi delle disposizioni legislative nazionali (Legge 23 Agosto 1988 n. 400). Nel 2005 è stato uno dei promotori della legge regionale siciliana, relativa al rilascio tesserino raccolta funghi epigei (Legge Regionale 1 Febbraio 2006 nr. 3). Negli anni 2007 e 2008 ha ricoperto la carica di Vicepresidente dell’Associazione Micologi di Sicilia. Dal 2007 ha ricoperto le cariche di direttore e docente nei corsi per il conseguimento dell’autorizzazione alla raccolta dei funghi, ai sensi delle disposizioni legislative regionali, organizzati dal suo Gruppo di Siracusa, dalla Provincia, dai comuni di Buccheri, Floridia, Melilli e Sortino e dall’Associazione Fungaioli Siciliani in svariati comuni etnei. Negli anni 2009 e 2010 è stato docente per i corsi di approfondimento micologico per i funzionari dell’ispettorato micologico dell’A.S.P. di Catania. Nel 2009 è stato docente in due corsi di formazione micologica organizzati dall’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Siracusa, per i propri funzionari. Nel 2010 ha organizzato a Siracusa, con il suo Gruppo, ed ha anche presieduto l’Assemblea Nazionale dei Delegati A.M.B. Nel 2010 e 2011 è stato Direttore e docente nei corsi di formazione per il rilascio dell’attestato di Micologo organizzati in Sicilia dall’Unione Micologica Italiana. Nel 2012, dopo nove anni di studio e, grazie alla conferma da parte della biologia molecolare, riceve la notizia di aver scoperto per la prima volta al mondo una nuova specie fungina reperita solamente nel bosco di S. Maria del comune di Buccheri (SR), nel 2003, il “Leucopaxillus agrippinae”, (specie fungina da lui dedicata alla moglie), facendo acquisire ulteriore prestigio a livello nazionale e mondiale sia al comune di Buccheri che all’Associazione Micologica Bresadola nazionale con sede a Trento. Sempre nel 2012 pubblica il suo primo volume de “I funghi degli Iblei”. Con il suo gruppo di Siracusa dal 1988 a tutto il 2015 ha organizzato ben 38 mostre micologiche sia a Siracusa che in diversi comuni della provincia, di cui ben 16 nel comune di Buccheri (la prima delle quali nel novembre del 1988). Ha partecipato a diversi convegni di micotossicologia, seminari e comitati scientifici sia nazionali che internazionali. Ha pubblicato, sempre relativamente ai funghi degli Iblei, diversi articoli su riviste scientifiche sia regionali che nazionali come la Rivista di micologia (bollettino dell’A.M.B. di Trento a carattere nazionale ed internazionale) e Pagine di micologia, ha pubblicato articoli su libri prettamente di micologia come “I Funghi fimicoli” di F. Doveri e ad inizio del 2016, ha finito di preparare il suo secondo volume de “I funghi degli Iblei” che uscirà postumo, entro l’estate del corrente anno (2017). Andrea Buda, persona molto conosciuta a Siracusa ed in provincia, è venuto a mancare, prematuramente, il 01 Marzo 2016 lasciando oltre ad un grande vuoto, anche un grande contributo alla formazione scientifico-culturale della futura vita sociale del suo Gruppo. Sarà ricordato sempre per il suo radioso sorriso, per la sua tranquillità, la sua pacatezza, la sua costanza, la sua amicizia autentica, la sua disponibilità e dedizione verso tutti e tutto, sia a livello scientifico ma soprattutto umano. Lui è e sarà sempre fonte di ispirazione per tutti i soci del suo Gruppo e per tutti gli appassionati di micologia. Alla sua memoria, alla sua amicizia ed alla sua opera scientifica i soci del “suo” gruppo micologico, gli hanno dedicato il Gruppo che, dal mese di Maggio 2016, ne porta il nome: Associazione Micologica Bresadola Gruppo “A. Buda” Siracusa .

 

N.B. il profilo di Andrea Buda, unitamente alla sua foto ed alle foto n. 1, 2, 3, sono stati gentilmente concessi dall’A.M.B. Gruppo Micologico “A. Buda” di Siracusa

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 Foto:

·              Andrea Buda (Foto n. 1, 2, 3) gentilmente concesse dall’A.M.B. Gruppo Micologico “A. Buda” di Siracusa

·              Gianrico Vasquez (foto n. 4) che si ringrazia per la gentile concessione

 Bibliografia:

Buda Andrea, Consiglio Giovanni, Setti Ledo, Vizzini Alfredo – 2012: Leucopaxillus agrippinae, una nuova specie raccolta in Sicilia. Rivista di Micologia – Bollettino dell’Associazione Micologica Bresadola – Anno LV n. 2: 99-114, Trento

 

Ringraziamenti:

Un doveroso ringraziamento va rivolto:

- ai familiari di Andrea Buda;

- al Presidente del Gruppo Micologico “A. Buda” di Siracusa;

- ad Ester Di Giuseppe (Gruppo Micologico “A.Buda” di Siracusa);

- al Gruppo Micologico “A. Buda” di Siracusa;

- a Gianrico Vasquez (A.M.B. Gruppo di Catania);

per avere reso possibile, per vari e diversi motivi, la redazione  di questa ulteriore “Riflessione Micologica” .

 

 

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