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Andar per funghi

 

Andar per Funghi…

 

Trametes versicolor  (L.) Lloyd 1921

 Trametes versicolor

Non è necessario attendere l’autunno per imbattersi, passeggiando nei boschi, in esemplari di questo meraviglioso basidiocarpo in quanto è solito fruttificare durante l’intero anno prediligendo, considerato il suo sistema nutrizionale che lo posiziona tra i funghi parassiti, associarsi a culture arboree di latifoglie: Trametes versicolor, protagonista della nostra “Riflessione Micologica”,

agente di carie bianca fibrosa (patologia vegetale che causa la graduale e progressiva degradazione dei tessuti legnosi delle piante arboree ed arbustive), si comporta inizialmente da parassita e, successivamente, dopo la morte dell’albero ospite, da saprofita. E’ noto nei paesi orientali, al pari di altre poliporaceae, per le sue proprietà medicinali e, in atto, ormai da numerosi anni, è oggetto di studio per le sue proprietà farmacologiche antimicrobiche e stimolanti del sistema immunitario; sembra, altresì, che per la presenza di polisaccaridi nelle pareti delle sue cellule, possa inibire lo sviluppo di cellule tumorali.

In Giappone è conosciuto come “Kawaratake”, ovvero “fungo della riva del fiume”; in Cina come “Yun-zhi” ovvero “fungo delle nuvole” o anche, per la particolarità della sua forma, “coda di tacchino”.

Trova collocazione, nella sistematica micologica, nella Classe Basidiomycetes, Ordine Polyporales, Famiglia Polyporaceae, Genere Trametes.

Al Genere, sanzionato nel 1836 dal micologo svedese Elias Magnus Fries (Femsjö, 15 agosto 1794 – Uppsala, 8 febbraio 1878) appartengono funghi lignicoli sia stipitati sia sessili (quando sono caratterizzati, nel primo caso, dalla presenza di gambo, nel secondo dalla assenza dello stesso) sia monopileati che pluripileati (quando sono formati da uno solo o da più cappelli sovrapposti), con forma a mensola e con presenza, nella zona imeniale, di pori che, a seconda della specie di appartenenza, variano nelle dimensioni che vanno da piccoli a grandi.

Trametes versicolor  Trametes versicolor

Trametes versicolor (L.) Lloyd (1921)

Carpoforo: formato da uno o più cappelli sovrapposti ed uniti tra di loro, a forma semicircolare o a mensola o quasi reniforme; si può presentare sia a singola mensola sia, nell’insieme, a forma circolare specialmente quando cresce inglobando frammenti di rami di piccole dimensioni. Sessile (privo di gambo), si attacca al substrato di crescita tramite la superficie più larga della sezione trasversale. Disposto ad embrice (quando le singole mensole si sovrappongono una sull’altra, come avviene per la disposizione delle tegole (embrici) sui tetti) oppure a rosetta (quando sovrapponendosi assume forma circolare).

Cappello: di piccole-medie dimensioni, sporgente, rispetto alla superficie di crescita, fino a 5-8 cm., assottigliato al margine ondulato, con superficie vellutata e spesso lucida, brillante, piana o ondulata, nettamente zonata (quando si presenta a fasce concentriche di colore diverso), di colore molto variabile: grigiastro, bruno-ocraceo, verdastro, bruno-rossastro, bluastro, a volte quasi nero, più chiaro verso la zona marginale.

Imenoforo: costituito da tubuli molto brevi disposti su un solo strato; pori piccoli, tondeggianti, angolosi, concolori ai tubuli, da bianco crema o ocra chiaro.

Carne: molto sottile, inizialmente elastica, tenace, poi rigida, bianca. Odore e sapore fungini.

Habitat: su culture arboree di latifoglie, raramente di conifere. Si posiziona anche ad altezze relativamente notevoli, formando gruppi di diversi esemplari tra di loro sovrapposti. Fruttifica durante l’intero anno.

Commestibilità: Non commestibile. 

Etimologia: dal latino versicolor, di colore variabile, con espresso riferimento alla variabilità dei colori che caratterizza i singoli esemplari

Sinonimi:

·        Boletus versicolor L., (1753)

·        Poria versicolor (L.) Scop., (1772)

·        Agaricus versicolor (L.) Lam., (1783)

·        Polyporus fuscatus Fr., (1818)

·        Polyporus versicolor (L.) Fr., (1818)

·        Polystictus versicolor (L.) Cooke, (1851)

·        Coriolus versicolor (L.) Quél., (1886)

 Trametes versicolor

Foto:

  • Angelo Miceli

 

Bibliografia essenziale:

·         Balestreri Stefano - 2012: Trametes versicolor. Estratto da “Appunti di Micologia” (www.appuntidimicologia.it)

·         Bernicchia Annarosa – 2005: Polyporaceae s. l.. Edizioni Candusso, Alassio (SV)

·         Boccardo Fabrizio, Traverso Mido, Vizzini Alfredo, Zotti Mirca - 2008: Funghi d’Italia. Zanichelli, Bologna (ristampa 2013)

·         Marino Rosanna - 2005: Funghi con principi medicinali. Rivista di Micologia - Bollettino dell’Associazione Micologica Bresadola - Trento anno XLVIII n. 1: 43 - 50, Trento

·        Papetti Carlo, Consiglio Giovanni, Simonini Giampaolo - 2004: Atlante fotografico dei Funghi d’Italia, Vol. 1 (seconda ristampa). A.M.B. Fondazione Centro Studi Micologici, Trento

 

Riferimenti siti web:

  • http://www.appuntidimicologia.com/

  • http://funghi.funghiitaliani.it/

  • http://www.indexfungorum.org/

 

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