STORIA DELLA MICOLOGIA II°In questa pagina ci occuperemo dei micologi e naturalisti del periodo successivo al Linneo
Giovanni Antonio Battarra (1714 - 1789) Nato a Rimini nel 1714, divenne sacerdote e naturalista. La passione per la micologia nacque in lui studiando le tavole a colori della Sylva Fungorum di Padre Bruno Tozzi, un insigne naturalista specializzato in insetti ed uccelli di cui divenne seguace. Studiò nell'Abbazzia di Vallombrosa e partecipò alle riunioni dell'Accademia dei Lincei a Rimini. Fu uno dei pilastri della micologia italiana, dipinse ad acquarello 400 tavole e divenuto esperto di calcografia incise le lastre per la sua opera "Fungorum agri Ariminensis historia" composto da 80 pagine e illustrata con 40 tavole dove sono descritte 248 specie fungine. Il Battarra indica la tossicità di ogni fungo e fa una graduatoria della commestibilità, mettendo al primo posto il Polyporus tuberaster, la nota "pietra fungaia", seguono le Clavarie, le Helvelle e le Morchelle, che considera commestibili e gradevoli, mentre pone in secondo grado i Cantarelli, i Porcini e gli Ovuli. Per lui è il metodo di cottura che spesso determina la tossicità dei funghi. In seguito il Fries riconobbe nell'opera oltre 150 specie ed, in suo onore, il micologo olandese Peersoon gli dedicherà il genere Battarrea.
Julius Christian Schaeffer (1718 - 1790) Studiò ad Halle alla scuola francese di Latino, quindi teologia all'università. Nel 1741 viene nominato predicatore all'Università di Regensburg, nel 1760 gli viene assegnato il dottorato dall'università di Wittenberg e nel 1762 il dottorato in teologia dall'università di Tübingen. Infine nel 1779 viene nominato pastore e soprintendente all'università di Regensbur dove passò quasi tutto il resto della sua vita attiva.
Giovanni Antonio Scopoli (1723 - 1788)
Nacque a Cavalese il 3 giugno 1723 e studiò medicina a Trento ed a Innsbruck, allora entrambe sotto il dominio austriaco.
Christian Hendrick Persoon (1761 - 1836) Figlio di una ricca famiglia del Sud Africa studiò in Olanda, poi teologia ad Halle in Francia e medicina a Gottingen in Germania dove si laureò nel 1799 e visse fino al 1802, quando si trasferì a Parigi dove restò per il resto della sua vita.
Domenico Viviani (1772-1840) Primo naturalista ligure, dopo la laurea in medicina si dedicò alla botanica. Studiò in particolare l'Appennino ligure e la Lunigiana in ripetuti viaggi naturalistici durante i quali erborizzava e studiava la flora del luogo. Nel 1803 andò a ricoprire la cattedra di Botanica nell'Università di Genova e assunse pure la direzione dell'orto botanico, portandolo a un elevato livello. I suoi studi, oltre che sulle piante liguri, si incentrarono sulla flora italiana, su quella egiziana e libica e di cui pubblicò varie opere di botanica. La sua opera micologica più importante fu pubblicata a Genova nel 1834: I funghi d'Italia, che contiene 60 magnifiche tavole litografate a colori cha rappresentano 72 specie di funghi, corredate di descrizioni in latino, bibliografia, note sulla commestibilità. Le sue tavole sono tra le più belle dell'iconografia italiana. Nel corso della sua vita, oltre a un erbario composto da migliaia di pezzi, Viviani mise insieme una splendida raccolta di antichi e preziosissimi volumi di botanica dei maggiori scienziati dei secoli XVI-XVII-XVIII, non meno di 2000 volumi, che nel testamento redatto nel 1839 egli destinò al re Carlo Alberto, il quale l'anno successivo li donò a sua volta alla Biblioteca Universitaria di Genova.
Elias Magnus Fries (1794 - 1878) Nacque a Femsjö in Svezia il 15 agosto 1794 e fin dall'infanzia fu avviato dal padre allo studio della botanica e del latino. Studiò all'università di Lund ed a soli 20 anni si laureò e rimase all'università come dimostratore botanico. Nel 1834 divenne docente all'università di Upsala inizialmente come professore di economia pratica, poi dal 1851, come ordinario di Botanica Sistematica e Prefetto dell'Orto Botanico, infine, nel periodo 1853-54, divenne anche Rettore Magnifico dell'Università. Pubblicò molte opere di cui le principali sono:
Elias Magnus Fries visitò quasi giornalmente i boschi della Svezia, osservando e catalogando tutti i tipi di funghi. Complessivamente furono oltre 10.000 le specie sanzionate e descritte con brevi e precise diagnosi, suddivise in base allo sviluppo evolutivo in quattro Classi: Coniomiceti, funghi con spore nude (Ifomiceti, Uredinali, Ustilaginee); Ifomiceti, funghi formanti un tallo con ife perfettamente sviluppate (Dematiacee, Stilbacee, Mucorales); Gasteromiceti, funghi con imenio interno al carpoforo (attuali Gasteromiceti ed Ascomiceti non ancora separati, quali Tuberales e Pirenomiceti); Imenomiceti, quest'ultima classe, comprendente funghi carnosi con imenio esposto all'aperto, è stata ulteriormente suddivisa in 7 Ordini.
Bibliografia essenzialmente tratta da: G. LAZZARI, Storia della Micologia italiana. Arti Grafiche Saturnia. Trento.
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