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Caloboletus

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Descrizione e foto di:
Caloboletus calopus e Caloboletus radicans

Ex Sezione Calopodes Fr. del Genere Boletus, comprendente anche Boletus pachypus e Boletus sanguineipes

Comprende boleti dal cappello di colore bianco o caffellatte, carne di sapore amaro, biancastra, virante al verde-blu al taglio, pori fini, gialli, viranti al blu alla pressione, tubuli dello stesso colore, gambo reticolato.

Etimologia: Caloboletus (dal greco calos significa bello, simpatico) si riferisce alle belle sfumature rosse del gambo tipiche di alcune specie del Genere.

 

Caloboletus calopus (Pers.) Vizzini
Boletus calopus
Pers.
Feren, Dotto, Sillo amaro, Fungiu i petra.

 

  Caloboletus calopus ex Boletus calopus  Caloboletus calopus ex Boletus calopus

Caloboletus calopus

 

Cappello:  5-15 cm,  da emisferico a convesso. Cuticola asciutta, finemente vellutata o comunque opaca, screpolata col secco, di colore grigio-nocciola, beige pallido o caffellatte, tende a scurire con l'età ed a imbrunire nelle abrasioni.

Imenoforo: Tubuli fini, lunghi, adnato-arrotondati, gialli, tententi al verdognolo, verde-azzurro al taglio. Pori gialli, poi olivastri, viranti al verde-azzurro alla pressione.

Gambo: 4-10 x 2 cm, inizialmente obeso, poi cilindrico, di colore giallo all'apice e rosso carico nella metà inferiore, bruno alla base, ricoperto da un fitto reticolo ben evidente, inizialmente bianco poi concolore. Vira al blu alla manipolazione.

Carne: bianco crema, brunastra alla base del gambo, vira al taglio all'azzurro, poi sbiadisce. Fortemente amiloide. Sapore amaro.

Habitat: Cresce dall'estate all'autunno in boschi soprattutto di faggio, castagno, e abeti, con substrato acido.

Microscopia: Spore lisce, fusiformi, 12-16 x 4-6 µm.

Commestibilità: amaro, non commestibile.

 

Note: Caloboletus calopus, per i pori gialli, può essere confuso con alcuni Boletus della sezione Appendiculati (adesso inseriti nel Genere Butyriboletus) ma possiede sapore amaro che all'assaggio toglie ogni dubbio.

Il gusto amaro è causato principalmente dalla presenza di Ciclocalopine.

Caloboletus radicans (vedi scheda seguente) possiede cappello bianco o grigio caffellatte e gambo giallo senza toni rossi.

Boletus pachypus Fr. viene considerato una semplice forma del B. radicans, differisce per il cappello chiaro, una fascia rossa confinata all'apice del gambo e sapore poco amaro.

Tylopilus felleus, anch'esso dal sapore amaro possiede pori prima bianchi, poi viranti al rosato, carne bianca immutabile, appena rosata alla base, gambo senza toni rossi, ricoperto da un largo e prominente reticolo bruno.

 

 

Caloboletus radicans (Pers.) Vizzini
Boletus radicans Pers.: Fries
Boletus albidus 
Roques
Porcino amaro, Funciu i vacca, Firin

Caloboletus radicans ex Boletus radicans  Caloboletus radicans
  Boletus radicans

Cappello:  5-20 cm, inizialmente emisferico, poi convesso o guancialiforme. Cuticola asciutta, vellutata, glabrescente. Di colore dal bianco latte al grigio caffellatte.

Imenoforo: Tubuli sottili, adnati, gialli, poi verdognoli, azzurri al taglio. Pori rotondi, giallo citrino, immediatamente viranti al blu al tocco.

Gambo: 6-10 x 2-7 cm, tozzo, spesso cilindrico, radicante, biancastro con zone giallo chiaro, alla base brunastro, ricoperto da un fine reticolo concolore, al tocco vira al verde-azzurro.

Carne: biancastra, giallo pallida, vira immediatamente al verde-blu al taglio. Reazione amiloide negativa. Odore fruttato, sapore amaro.

Habitat: Cresce in periodi molto caldi, dall'estate all'autunno, in boschi di querce, faggi e carpini, su terreno calcareo.

Microscopia: Spore lisce, fusiformi, bruno olivastre in massa, 11-14 x 3-6 µm.

Commestibilità: Non commestibile per il sapore amaro.

 

Note: Caloboletus radicans si distingue per la colorazione biancastra del cappello (da cui il vecchio nome Boletus albidus) e per l'assenza di toni rossi sul gambo, per il viraggio al verde-blu e soprattutto per il sapore amaro. Per quest'ultima caratteristica possiede lo stesso nome volgare del Tylopilus felleus che però possiede pori prima bianchi, poi rosa o viranti al rosato e carne bianca immutabile o appena rosata.

Caloboletus calopus (vedi scheda precedente) si distingue per il gambo rosso carminio, ornato da un reticolo rosso sgargiante.

Boletus radicans f. sanguineipes

Boletus radicans f. sanguineipes

Boletus radicans f. sanguineipes Panzera, Riv. Micol. 39(2): 151 (1996) (= Boletus sanguineipes Panzera), è una valida forma, poco frequente e localizzata, che possiede cappello da bianco sporco a nocciola chiaro, assenza di reticolo o solo confinato nella parte alta del gambo, carne color rosso sangue o vinosa alla base del gambo, colorazione che traspare anche all'esterno, spesso imbrunita, ha sapore poco amaro, evidenziabile dopo lunga masticazione, reazione amiloide negativa. Da analisi molecolare è risultato identico al Caloboletus radicans, col quali quindi è stato sinonimizzato, ma restano le differenze macroscopiche che giustificano la separazione a livello di forma.

Boletus sanguineipes 

Boletus radicans f. sanguineipes

Boletus radicans var. pachypus (Fr.) Bon è una semplice forma, non considerata nel nuovo Genere Caloboletus, differisce per il cappello chiaro, una fascia rossa confinata all'apice del gambo e sapore poco amaro.

Gyroporus cyanescens, dal viraggio al blu, si distingue per i pori bianchi, solo giallo ocra in vecchiaia, il gambo presto cavo o cavernoso, fragile, non ricoperto da reticolo, sapore gradevole, viraggio alla manipolazione e al taglio al blu scuro.

 

 

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