Genere Clitocybe e Infundibulicybe Clitocybe geotropa, Clitocybe gibba, Clitocybe nebularis, Clitocybe odora. Specie con cappello imbutiforme o depresso, lamelle decorrenti, alcune con odore di farina o anice.
Cappello: 5-18 cm, da conico a piano depresso, presto imbutiforme, sempre umbonato, con il margine a lungo involuto. Di colore biancastro-ocra, beige o caffellatte chiaro, asciutto e liscio, sericeo pruinoso, infine gabro e finemente feltrato.
Lamelle: spesse, fitte, molto decorrenti, bifide, più chiare del cappello, da bianche a color crema con riflessi rosati, con filo intero concolore.
Gambo: 6-15 x 1-2 cm, da cilindrico a leggermente clavato, pieno, concolore al cappello, ornato da fibrille bianche longitudinali. Base con tomento bianco.
Carne: bianca o biancastra, soda, stopposa, gommosa nel gambo degli esemplari vecchi.
Habitat: Cresce gregaria, spesso in cerchi nei prati boschivi, su pascoli boschivi, nelle radure dei boschi, in autunno anche inoltrato.
Microscopia: Spore bianche in massa, ellissoidali, lisce, 6-7 x 5-6 µm. Basidi 40-45 x 7-9 µm, tetrasporici.
Commestibilità: Ottimo commestibile.
Note: Specie carnosa, Clitocybe geotropa si distingue per il cappello sempre umbonato (basta toccare in fondo all'imbuto) e per il lungo gambo rispetto alla larghezza del cappello (1,5:1). Clitocybe maxima (Clitocibe geotropa var. massima) è simile, ha però cappello largo, enorme, privo di umbone e gambo corto (1:3).
Clitocybe gibba (vedi scheda seguente) è una miniatura dalle lamelle quasi bianche.
Lepista flaccida oltre ad essere più piccola presenta colorazioni del cappello più sull'arancio chiaro e lamelle soffuse dello stesso colore.
Clitocybe gibba (Pers.) P. Kumm. Infundibulicybe gibba (Pers.) Harmaja Clitocybe infundibuliformis f. gibba (Pers.) Sacc. Imbutino
Cappello: 3-8 cm, inizialmente piano convesso, presto depresso al centro, fino a imbutiforme, talvolta con leggero umbone, margine spesso ondulato, fessurato a maturità, non striato; cuticola finemente feltrata, poco igrofana, rosa alutaceo, ocra pallido, beige nocciola.
Lamelle: fitte, decorrenti, arcuate, con lamellule, inizialmente di colore bianco, a maturità con sfumature crema rosate; filo regolare, concolore.
Gambo: 3-6 x 0,5-0,8 cm, cilindrico, pieno, poi farcito, leggermente più chiaro del cappello, spesso ricoperto da un feltro bianco alla base.
Habitat: Cresce gregaria, in boschi di latifoglie e conifere, in autunno.
Reazioni chimiche: KOH negativo.
Microscopia: Spore biancastre in massa, ellissoidali, a forma di lacrima, lisce, non cianofile.
Commestibilità: buon commestibile di scarsa resa.
Note: Clitocybe gibba si distingue per la forma a piccolo imbuto, poco profondo, il colore del cappello intorno all'ocra, il gambo leggermente più chiaro ma in netto contrasto con le lamelle bianche.
Clitocybe geotropa è di dimensioni maggiori e col gambo molto alto ed ha lamelle di color crema rosate.
Clitocybe costata è molto simile, si distingue per il bordo del cappello con striature a Y , il gambo dello stesso colore del cappello e le lamelle crema giallastre. Reazione al KOH bruna.
Clitocybe alkaliviolascens possiede toni più giallastri su cappello, lamelle e gambo, è di dimensioni poco inferiori ed ha reazione viola al KOH.
Di recente, al gruppo, si è aggiunta Clitocybe mediterranea che si differenzia per i colori più scuri di gambo e cappello, per le spore più piccole e per la crescita presso Leccio e Sughera.
Clitocybe nebularis(Batsch) P. Kummer Lepista nebularis (Batsch) Harmaja Fungo delle nebbie, Funcia di filera, Funci di pampina, Nebbione, Vaccaro, Ordinato, Brugnolo invernale
Cappello: 10-20 cm, inizialmente emisferico, poi convesso, infine depresso, con margine leggermente involuto, biancastro, grigio cenere, grigio-bruno. Cuticola liscia, radialmente fibrillosa, spesso ricoperta da una pruina forforacea asportabile.
Lamelle: Lamelle da adnate a decisamente decorrenti, fitte, facilmente separabili dalla carne del cappello, bianche o crema pallido.
Gambo: 6-10 x 1-3 cm, cilindrico o clavato, con base ingrossata ricoperta da un abbondante tomento biancastro, pieno, poi farcito, fibrilloso, bianco-crema, crema-grigiastro.
Carne: Soda, bianca, con odore e sapore forte, aromatico caratteristico, anche sgradevole.
Habitat: Cresce a gruppi, in cerchi o file, dall'autunno all'inverno, in boschi di latifoglie o di conifere.
Microscopia: Spore µm 5-7 x 3,5-5, ellittiche, ornate con le verruche amyloidi;
Commestibilità: Tossica, causa sindrome gastroenterica incostante ed effetti tossici da accumulo e intolleranza. Possiede numerosi principi tossici biologicamente attivi. Ha causato malesseri alla semplice inalazione dei vapori durante la bollitura e persino malesseri da inalazione degli odori durante il trasporto in macchina. Un fungo assolutamente da evitare.
Note: Clitocybe nebularis si distingue per il colore bianco-grigiastro, le lamelle decorrenti ed il forte odore aromatico. Può essere confusa con Entoloma sinuatum che possiede però lamelle non decorrenti, inizialmente gialle, poi rosate.
A maturità può essere invasa da micelio di Volvariella surrecta, simile ad una muffa sul cappello dalla quale poi compaiono tondeggianti esemplari del fungo parassita.
Clitocybe odora(Bull.) P. Kumm. = Collybia odora (Bull.) ZM He & Zhu L. Yang Clitocybe viridis (Huds.) Gillet
Cappello: 2,5-7 cm, convesso poi appianato e infine depresso o quasi imbutiforme, cuticola non o poco igrofana, satinata, poi quasi liscia, opaca, di colore blu-verdastro, grigio-verde, alle volte con zone decolorate, biancastro-glauco, infine pallidiscente al biancastro, margine subinvoluto, non striato per trasparenza.
Lamelle: lamelle da largamente adnate a subdecorrenti, fitte, grigio-verdastre, filo intero concolore, alle volte seghettato.
Gambo: 3-6 cm x 5-10 mm, da cilindrico a subclavato, farcito, poi fistoloso, concolore al cappello o più chiaro, fibrilloso, base bianca tomentosa.
Carne: esigua, elastica nel cappello, fibrosa nel gambo, non igrofana, biancastra, con odore e sapore di anice.
Habitat: Cresce in numerosi gruppi, nei boschi di latifoglie o di conifere, dall'estate al tardo autunno.
Microscopia: spore crema in massa, ellissoidali, lisce, 6,0-8,0 × 4,0-5,5 µm, cianofile, negli exsiccata prevalentemente in tetradi. Basidi 20-30 × 5-7 µm, tetrasporici.
Commestibilità: commestibile ma dall'odore troppo intenso che ne sconsiglia l'uso. Utilizzata anche per la preparazione di profumati gelati.
Note: Clitocybe odorasi caratterizza per il colore azzurro-verdastro e il forte odore aromatico di anice.Gli esemplari che fruttificano in boschi di conifere tendono a evidenziare tonalità grigio-azzurre, quelli associati a latifoglie sono più verdognoli. Alcune forme emanano poco odore di anice, come Clitocybe viridis (Huds.) Gillet considerata sinonimo.
Altre Clitocybe emanano odore aromatico di anice: Clitocybe fragrans, e C. obsoleta e C. suaveolens, sono di dimensioni più piccole, possiedono cappello su toni grigio-ocra, bianco col secco, nettamente igrofano. Possono essere scambiate con Clitocybe odora var. alba che possiede cappello bianco mai igrofano.