Ascocarpo: 2-8 cm, sessile, inizialmente globoso con piccola apertura apicale, poi allungato a forma di profonda coppa ovale, rimanendo così in età, mai spianato, spesso contorto; margine involuto, intagliato, a volte eroso; superficie esterna di colore beige, ocra-nocciola, cosparsa di granulazioni o forforacea, fino a sembrare talvolta quasi bianca;
Imenoforo:di colore beige, ocra-nocciola, lucido, rugoso, poi si sfalda in vescicule.
Carne: ocra-marrone chiaro, sottile, fragile, umida; alla rottura odore leggero di liscivia.
Habitat: cresce dall'autunno fino alla primavera, presso letame (soprattutto equino), e compostati di paglia; comune intorno a stalle e pascoli di cavalli. Trovata sui Peloritani, sulla costa taorminese.
Commestibilità: non commestibile.
Microscopia: aschi cilindrici ottosporici, con apici amiloidi; parafisi settate, con apici cilindracei o leggermente claviformi;
spore bianche in massa, ellissoidali, lisce, con parete spessa, prive di guttule, alle volte con grossa bolla (chiamata bolla di De Bary), nostre misure:
(19.1) 19.7 - 23.8 (26.4) x (10) 10.9 - 13 (13.2) µm. Q = (1.7) 1.74 - 2 (2.2); Qe = 1.9; Me = 22.3 x 12 µm.
Note: Peziza vesiculosa è caratterizzata da un apotecio a forma di urna con il margine a lungo involuto, una colorazione beige o ocra, la superficie interna rugosa e quella esterna forforacea, la crescita, anche in inverno, presso letame, le grandi spore ellittiche, lisce.
Ascocarpo: 2-8 cm, sessile, inizialmente globoso, poi aperto, con coppa bassa. Internamente liscio, ocra o bruno chiaro, col fondo più scuro, lucido; superficie esterna dello stesso colore dell'imenoforo o poco più chiara, col secco biancastra, forforacea, igrofana; orlo ondulato, in vecchiaia frantumato.
Carne: bruno chiara, pluristratificata in cinque strati di colore leggermente diverso, visibili con lente, fragile, umida.
Gambo: possiede un breve peduncolo, alle volte cavernoso.
Habitat: cresce dall'autunno fino alla primavera, in gruppi, su legno marcio o residui legnosi, anche interrati.
Commestibilità: non commestibile.
Microscopia: Aschi cilindrici ottosporici, amiloidi. Parafisi settate, moniliformi. Spore da ellissoidi a oblunghe, lisce, nostre misure medie:
Note: Peziza varia è caratterizzata da un apotecio igrofano di colore ocra o bruno chiaro, dalla carne stratificata in cinque strati, da spore lisce, parafisi moniliformi e dalla crescita su legno o residui legnosi.
Peziza domiciliana è simile ma non cresce su legno ma in terreno sabbioso o muri, possiede spore più grandi (18-20 x 9-10 µm), parafisi cilindriche e carne non stratificata.
Peziza megalochondra cresce anch'essa su residui legnosi, ma possiede spore molto più grandi a contenuto granuloso.
Peziza repanda cresce su residui legnosi ed ha spore lisce uguali per dimensioni, ma non possiede carne stratificata ed ha parafisi cilindracee.
Ascocarpo: 2-8 cm, sessile, aperto a coppa espansa con orlo disteso a maturità, lobato o ondulato, superficie interna liscia colore violetto ceruleo o viola carico, superficie esterna forforacea, poco più chiara, grigio violetto, violetto.
Carne: fragile, sottile, ceracea, bianco-violaceo, odore di farina bagnata.
Gambo: sessile o con breve peduncolo.
Habitat: cresce fin dall'inverno in terreni bruciati, soprattutto presso conifere, in gruppi numerosi affioranti dal fogliame.
(12.2) 13 - 14.6 (15.4) x (6.4) 6.7 - 7.9 (8.5) µm Q = (1.6) 1.7 - 2.1 (2.2) ; N = 30 Me = 13.7 x 7.3 µm ; Qe = 1.9
Note: Peziza violacea Pers. si distingue facilmente per il suo bel colore viola e l'habitat in luoghi percorsi dal fuoco.
Altre Pezize sovrapponibili, come Peziza tenacella Phillips 1886, Peziza pratervisa Bres. 1897 e Peziza subviolacea Svrček 1977, ne contendono la priorità rilegandola a specie dubbia per le descrizioni, di diversi autori, delle spore non verrucose. Il nome conferitole da Persoon Christian Hendrick nel 1794 abbinato al caratteristico colore indicato come purpureo ceruleo, dovrebbe essere sufficiente a confermarne la valididà, considerato che nella descrizione originale del tempo e nel successivo sanzionamento del Fries non si parla delle spore ed anche i primi autori che le hanno indicate avranno avuto microscopi che non consentivano adeguati ingrandimenti.
Peziza lobulata presenta toni violacei più chiari e spore non verrucose leggermente più piccole (12-13 x 6-7 µm).
Peziza moseri è di colore lilla-brunastro e con spore 14-15 x 9-10 µm.
Peziza ampelina è di colore violetto o bruno violetto, ha spore non verrucose, con due guttule e di dimensioni maggiori: 18-22 x 10-12 µm.
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