Principali specie del Genere Pleurotus: Pleurotus eryngii e var. ferulae, elaeoselini, thapsiae, Pleurotus nebrodensis, Pleurotus opuntiae, Pleurotus ostreatus, Pleurotus dryinus.
Cappello: 3-15 cm, arrotondato o irregolare, inizialmente convesso, poi piano con i bordi reflessi o involuti, infine anche molto depresso. Di colore molto variabile da beige biancastro a bruno camoscio, rosso grigio pallido e sporco, con fibrille adnate discolori. Asciutto a secco, viscido ad umido.
Imenoforo: Lamelle molto decorrenti con lamellule, spaziate, inizialmente bianco crema, poi con riflesso ocraceo.
Gambo: Corto, 3-6 x 1-2 cm, pieno, cilindrico o attenuato alla base, ħ eccentrico o laterale, a volte centrale, senza anello. Di colore bianco, ocraceo con l'età, con resti di micelio alla base.
Carne: Bianca, soda e compatta, elastica nel giovane, più fibrosa nel gambo. Odore subnullo, sapore gradevole.
Microscopia: Spore bianche in massa, da subcilindriche a cilindriche, lisce, 9-12 x 4,5-6 µm. Sistema ifale monomitico.
Commestibilità: Ottimo commestibile. Adatto alla conservazione e cucinato in vari modi.
Habitat: Cresce dall'autunno alla primavera, sul fittone radicale delle piante di Eryngium campestre, e di altre ombrellifere, in clima temperato.
Pianta di Eryngium campestre dove cercare il Pleurotus eryngii
Note: Pleurotus eryngii si distingue per le lamelle decorrenti, la carnosità del cappello, il gambo corto, eccentrico o laterale la crescita spesso cespitosa in campi incolti e pascoli dove sono presenti piante di Eryngium campestre o altri Cardi.
Può essere confuso con Hohenbuehelia geogenia che possiede uno strato gelatinoso sul cappello e cresce su legno in decomposizione.
Pleurotus eryngii var. thapsiaeVenturella, Zervakis & Saitta, cresce su Thapsia garganica, in autunno e primavera, possiede cappello da grigio scuro a grigio-beige.
Lanalisi filogenetica cui sono state sottoposte le specie appartenenti al complesso Pleurotus eryngii ha mostrato che la var. eryngii, la var. elaeoselini, la var. thapsiae e la var. ferulae sono strettamente correlate tra loro, mentre confermano Pleurotus nebrodensis come tipo separato.
Note: Pleurotus eryngii var. ferulae si differenzia dalla var. eryngii per la crescita in prossimità di piante di Ferula communis, per le dimensioni maggiori, per il colore del cappello grigio-bruno scuro, ma tendente col secco al bianco-grigio, bianco-nocciola, con squame del cappello più marcate negli esemplari adulti, bordo scanalato o dentellato.
Cresce dall'autunno alla primavera sulle radici morte della Ferula communis che possiede un grossissimo bulbo radicante.
Per molti AA questa varietà non veniva considerata, in quanto l'habitat di crescita veniva ritenuto poco significativo e le differenze considerate rientrare nella variabilità della specie tipo. Analisi molecolare hanno riconosciuto essere effettivamente differente dalla var. eryngii.
Ottimo commestibile ricercato, adesso si riesce a riprodurlo in coltivazioni dove, diversamente da quanto si crede, le proprietà organolettiche restano immutate.
Note: Pleurotus eryngii var. elaeoselini si differenzia dalla Var. eryngii per la colorazione bianca, bianco-crema, beige chiaro con toni alutacei, la cuticola liscia, asciutta, lacerata col secco in piccole areole appressate; le lamelle rosa-ocracee a maturità, profondamente decorrenti e con evidenti anastomosi sul gambo che è bianco o crema-grigiastro; la carne è più sottile e dolce, asciutta, non acquosa; la crescita su Elaeoselinum asclepium.
Analoghi caratteri microscopici della Var. eryngii. Misure sporali rilevate:
Pleurotus eryngii var. laserpitii Angeli et Scandurra
È l'unica varietà del Pleurotus eryngii non mediterranea ma alpina.
Rispetto alle altre varietà del P. eryngii possiede un cappello chiaro, crema-biancastro, con fitte fibrille bruno-ocracee a maturità.
Cresce dall'estate ad inizio autunno nei prati alpini, umidi, tra 1400 e 1800 m, su residui di Laserpitium latifolium e siler.
Pleurotus eryngii var. thapsiaeVenturella, Zervakis & Saitta
Note: Pleurotus eryngii var. thapsiae differisce dalla Var. eryngii per il cappello bruno, interamente cosparso da fibrille radiale grigio bruno, grigio-beige, più arruffate verso il margine che si presenta scanalato o dentellato a maturità, la carne spessa e acquosa e la crescita su Thapsia garganica dall'autunno alla primavera.
Stessi caratteri microscopici del Pleurotus eryngii var. eryngii.
Pleurotus eryngii var. nebrodensis (Inzenga) Sacc.
Funciu di Basilisco, funciu di tabs, funcia di dabbisu, funci di ferrazzolu.
Cappello: 5-14 cm, piano convesso, subumbonato, poi piano depresso, infine leggermente depresso o imbutiforme, con orlo involuto. Cuticola asciutta, liscia nel giovane, poi screpolata in maniera irregolare o squamata, di colore bianco, a maturità tendente ad un giallo pallido. Orlo brevemente scanalato.
Lamelle: bianche, poi crema, sottili, decorrenti o lungamente decorrenti, allungate a forma di striature e anastomosate sul gambo dove formano un reticolo. Lamellule numerose, lanceolate, le più lunghe arrotondate posteriormente.
Gambo: 2-6 x 1,5-3 cm, eccentrico o laterale, raramente centrale, corto, robusto, ingrossato al centro, con base attenuata, superficie striata, con un fine reticolo nella parte alta, pieno, concolore al cappello. Attaccati alla base spesso restano residui legnosi, difficili da staccare, del fittone radicale della pianta di cui si nutre.
Carne: abbastanza tenace, soda, fibrosa nel gambo, biancastra, giallo pallido quando asciutta. Sapore molto gradevole, odore di farina macinata.
Microscopia: Spore bianche in massa, lisce, da oblunghe a cilindriche, 14-17 x 6-7,5 μm. Cheilocistidi lobati.
Misure spore Pleurotus nebrodensis rilevate.
Commestibilità: Ottimo commestibile.
Habitat: Tipico dei monti della Sicilia, cresce a quote elevate (oltre 1200 m.) gregario o cespitoso, talvolta in ammassi indivisibili, talvolta ramificato, particolarmente sulle radici marcescenti di Umbellifere (Prangos ferulacea = Cachrys ferulacea) in primavera.
Note: Pleurotus nebrodensis si distingue per le colorazioni generali bianche o biancastre, le dimensioni robuste, il gambo tozzo, obeso, lhabitat a quote montane presso Cachrys ferulacea, le lamelle serrate, strette, diritte e lanceolate, le grandi spore superiori a 14 μm di lunghezza.
Pleurotus eryngii var. elaeoselinii Venturella, Zervakis & La Rocca (vedi sopra) cresce su Elaeoselinum asclepium, dall'autunno alla primavera; è di medie dimensioni, con gambo non obeso, tutto bianco o crema-biancastro, con le lamelle rosa-ocracee a maturità e soprattutto possiede spore di dimensioni minori 10-12,5 x 4,9-6,1 μm.
Pleurotus eryngii var. laserpitiiAngeli et Scandurra, possiede un cappello biancastro, crema-biancastro, presto con fitte fibrille bruno-ocracee, spore come le altre varietà, cresce a fine estate su Laserpitium latifolium e siler nei prati alpini, tra 1400 e 1500 m.
Lanalisi filogenetica cui sono state sottoposte le specie appartenenti al complesso Pleurotus eryngii ha mostrato che le var. elaeoselini, var. thapsiae, var. ferulae e var. eryngii sono strettamente correlate tra loro, e confermano Pleurotus nebrodensis come tipo separato.
Cappello: 3-10 cm, sottile, conchiforme o flabelliforme, inizialmente piano, con la crescita diviene concavo, arrotondato fino a petaliforme. Bordo sottile, ondulato, poi lobato. Superficie inizialmente di colore bianco candido, poi color crema, tomentosa, opaca, leggermente corrugata, con irregolari squamette piatte concolori oppure ocracee poco evidenti.
Habitat: cresce singolo o cespitoso su ceppi o spuntoni secchi di Opuntia ficus-indica dalla primavera ad inizio estate, più raramente in autunno. Rinvenuto in primavera su tronchi tagliati l'autunno precedente e per un paio di anni consecutivi (S. Marina Salina, Is. Eolie - ME). Indicato con crescita anche su altre Cactaceae e su Yucca, Agave, Dracena, Phytolacca.
Commestibilità: come indicato dall'Inzenga in "Funghi Siciliani" buono e delicato da giovane, coriaceo da adulto e con perdita di gusto. Attenzione alla confusione con la tossica Pleurocybella porrigens che cresce in altro habitat.
Microscopia: basidi clavati, tetrasporici e rari bisporici; pileocistidi cilindrici o lecitiformi, cheilocistidi lecitiformi, lageniformi o cilindrico-flessuosi; sporata crema in massa. Sistema ifale dimitico.
spore cilindriche, lisce, ialine, non amiloidi, (8.3) 8.7 - 11.4 (12.6) x (3.7) 3.8 - 4.9 (5.5) µm. Q 2,3.
Note: Pleurotus opuntiae si distingue per il suo colore bianco, la sottigliezza e la tenacità della carne, la crescita su Ficodindia o altre Cactaceae, la sporata crema, il sistema ifale dimitico.
Pleurotus cornucopiae possiede cappello imbutiforme non petaliforme, gambo lungo ed evidente, lamelle molto anastomosate e sporata lilla.
Pleurotus ostreatus di colore bianco solo a maturità, è molto più robusto, carnoso e meno tecace, possiede cappello a forma di conchiglia con bordo a lungo involuto e alle volte striato, superficie di aspetto grasso, gambo evidente e robusto, sistema ifale monomitico, sporata bianca e spore più piccole.
Pleurotus pulmonarius si presenta simile in basidiomi piccoli, ma non si sviluppa petaliforme, è carnoso ed ha gambo evidente e robusto. Possiede sistema ifale monomitico. Spore di analoga misura.
Pleurocybella porrigens dalla carne sottilissima, quasi trasparente al bordo, cresce su tronchi morti di Abeti e possiede spore subglobose 5-7,5 x 4,5-6,5 µm.
Pleurotus agaves Dennis: da uno studio (Marcelo Camacho 2012) è risultato sinonimo posteriore di P. opuntiae.
Opuntia ficus-indica (L.) Mill. chiamataFico d'India(oFicodindia) è unapianta succulenta il cuifustoè composto da"cladodi" (rami con funzioni di foglia) comunemente denominati"pale" per la loro formaappiattita. Le pale sono ricoperte da una cuticola cerosa, ed internamente avvolte in una maglia fibrosa a forma di rete che fa da sostegno alla massa interna gelatinosa. Le pale ogni anno si accrescono di una nuova "maglia" fibrosa che col tempo tende ad indurire, ispessire, fino a trasformarsi in legnosa, dopo circa 4-5 anni,dando vita ad un vero e proprio tronco che si accresce più in spessore, fino a diventare dopo molti anni rotondo. Al taglio, come per gli alberi, è possibile stabilire l'età della pianta, contando i cerchi legnosi, traforati e facilmente sfaldabili una volta secchi. E' su questa massa legnosa, che cresce il Pleurotus opuntiae.
Cappello: 5-16 cm di diametro, a forma di orecchia o di conchiglia, infine di ventaglio, depresso allinserzione del gambo, in cespi embricato-sovrapposti; di aspetto grasso, brillante con margine a lungo involuto, frastagliato, poi fessurato; colore variabile nelle diverse tonalità del bruno, del grigio, dellardesia, alle volte con sfumature violacee, con fibrille innate, sempre più chiaro con letà fino a color avorio.
Lamelle: da bianche con sfumature grigiastre a crema-avorio, forcate, con numerose lamellule, fitte, molto decorrenti, filo intero.
Gambo: 2-5 x 1-2 cm, eccentrico o laterale, corto, tozzo, attenuato alla base, alle volte assente; pieno, sodo, fino a duro; bianco, pruinoso, con micelio basale bambagioso.
Habitat: su tronchi di latifoglie, con preferenza per il Pioppo, anche in parchi o viali, in numerosi esemplari sovrapposti a mensola; autunno-inverno.
Microscopia: Spore lisce, bianche in massa, subcilindriche, non amiloidi, 8-10 × 3-4 µm; basidi clavati, 35-40 x 6-8 μm. Sistema ifale monomitico.
Commestibilità: Ottimo commestibile, soprattutto il cappello carnoso.
Possiede anche proprietà farmacologiche.
Note: Pleurotus columbinus Quél. possiede colorazioni più grigio azzurrognole e cresce su legno di conifere. Pleurotus pulmonarius (Fr.) Quél. è caratterizzato dal colore bianco o biancastro, bordo poco involuto, da lamelle meno decorrenti e crescita con temperature più elevate, più primaverili estive.
Cappello: 5-12 cm, inizialmente convesso, poi disteso, con margine involuto. Cuticola feltrata, asciutta, da bianca a grigio ocracea, inizialmente coperta da un velo generale armilloide, fugace, poi dissociata in squame grigio ocracee, con il margine spesso ricoperto da lembi di residui velari.
Lamelle: bianche, poi crema, infine ingiallenti, rade, lungamente decorrenti, forcate, con lamellule.
Gambo: 2-6 x 1-3 cm, eccentrico o laterale, attenuato alla base, bianco, da giovane avvolto in un velo parziale membranoso, infero, inguainante, da bianco ad ocra o grigio, presto dissociato in lembi al margine del cappello e scaglie sul gambo.
Habitat: cresce su tronchi, vivi o morti, di latifoglie. Rinvenuto su Querce da sughero e Pioppo, dall'autunno all'inverno.
Microscopia: Spore bianche in massa, cilindriche, lisce, non amiloidi,
(8.9) 9.2-10.8 (12) x (3.2) 3.6-4.3 (4.8) µm. Me = 10.1x3.9 µm; Qe = 2,6.
Si osservano anche isolate spore (5%) di dimensioni vistosamente superiori, probabilmente prodotte da basidi bisporici, che misurate separatamente risultano: 12.3-15.5 x 4.1-5.7 µm. Me = 13.9 x 4.8 µm ; Qe = 2,9.
Basidi clavati, tetrasporici e rari bisporici, con corti sterigmi.
Commestibilità: non commestibile per la carne coriacea.
Note: Si distingue per il cappello squamoso ed il velo.
Specie simile Pleurotus corticatus, impropriamente sinonimizzato, sprovvisto di velo parziale membranoso e con velo cortiniforme, con squame più scure ed irregolari, carne non fibrosa e spore molto più grandi.